Parla all'Adnkronos il Sottosegretario al Tesoro, dal Bilancio al piano Draghi per la competitività Ue
Basta sprechi, inefficienze e bonus dal fiato corto: le risorse della manovra saranno "adeguatamente impiegate per obiettivi che garantiscono un effetto moltiplicatore". Così il sottosegretario al Mef Lucia Albano in un'intervista all'Adnkronos in vista della Legge di Bilancio.
"Le risorse sono sempre un problema, ma non sono mai un problema per un governo che ha una precisa visione politica", afferma, sottolineando che "le risorse a disposizione verranno adeguatamente impiegate per obiettivi che garantiscono un effetto moltiplicatore, tagliando sprechi e inefficienze e abbandonando la politica dei bonus a pioggia". "Sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedenti, alla serietà e alla responsabilità", scandisce il sottosegretario.
"Ci muoveremo, come abbiamo già fatto, su alcune direttrici fondamentali: salute, conferma del taglio del cuneo fiscale, sostegno delle famiglie in particolare con figli, misure fiscali per il ceto medio", spiega il sottosegretario. "Un lavoro teso alla crescita della nazione - aggiunge - convinti come siamo che lo Stato debba creare condizioni favorevoli ma che siano le imprese e i lavoratori a creare ricchezza".
"La sanità è al primo posto, è una priorità", ribadisce, spiegando che "la manovra è in costruzione e c'è bisogno di un quadro completo delle risorse disponibili e di tutte le richieste dei ministri e ieri in quest'ottica si sono svolti gli incontri con i gruppi della maggioranza".
Da Roma lo sguardo si sposta poi a Bruxelles per commentare il piano per la competitività targato Mario Draghi. "Alcune delle raccomandazioni di Draghi sono già attuate dal governo Meloni ed è per questo che l’Italia ha invertito la rotta e sta collezionando dati positivi", sottolinea Albano. "Le posizioni espresse da Mario Draghi nel suo rapporto interpretano, a mio parere, la competitività europea e vari aspetti della politica economica secondo la visione del governo Meloni", afferma, osservando che "se le raccomandazioni non fossero firmate da Mario Draghi, profondo e convinto europeista, qualcuno all’opposizione le avrebbe già derubricate a elucubrazioni sovraniste".
E aggiunge: "'US innovates, China replicates, Europe regulates': questo il limite di un gigante burocratico che necessita, come Draghi consiglia, l’abbandono delle ideologie nichiliste e il ritorno a politiche concrete di sostegno all’economia reale. Una ricetta applicata dal governo Meloni all’interno dei confini nazionali".
"L’azione di governo - ricorda il sottosegretario - ha messo al riparo il comparto produttivo dal caro energia (quasi una finanziaria), sostenuto il potere d’acquisto attraverso il taglio del cuneo fiscale e destinato risorse al rilancio della produttività, recuperandole da politiche assistenziali e fallimentari. A ciò si aggiunge la profonda revisione del Pnrr, a cura del ministro Fitto che, con il capitolo Repower EU, ha destinato ingenti risorse alla competitività e sull'innovazione delle imprese". "L’insieme di queste politiche ha concorso a spingere la crescita della nazione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: recentemente è stato raggiunto un nuovo record di occupazione, con un tasso di disoccupazione ai minimi dal 2008", conclude.