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Gucci svela 'Design Ancora' e rilegge 5 icone italiane

Il progetto, nato da un'idea del direttore creativo Sabato De Sarno, con oggetti dell'epoca d'oro italiana, è visibile nel flagship di via Monte Napoleone

Tre dei cinque oggetti del design italiano rivisitati da Gucci
Tre dei cinque oggetti del design italiano rivisitati da Gucci
15 aprile 2024 | 10.45
LETTURA: 2 minuti

Si chiama Gucci Design Ancora il progetto nato da un'idea del direttore creativo del marchio della doppia G, Sabato De Sarno, co-curato da Michela Pelizzari che rivisita cinque icone del design italiano, e le espone in uno spazio immersivo concepito dall'architetto spagnolo Guillermo Santomà presso il flagship store Gucci in via Monte Napoleone, 7, a Milano. Gli oggetti scelti rappresentano l'epoca d'oro del design italiano, e ricordano del significativo rapporto tra designer e marchi, artigianato e produzione industriale. Tutti gli oggetti sono riproposti in 'Rosso Ancora', la tonalità di rosso scelta da De Sarno che segna l'inizio del nuovo capitolo creativo di Gucci.

In ogni sala le pareti curve ricoperte di verde - colore scelto da Sabato De Sarno - contribuiscono a sfumare i confini e a creare uno spazio metafisico in cui ogni oggetto appare a sé stante, presentato come un'idea e non come un semplice prodotto. Gli oggetti rivisitati sono la cassettiera in legno di ciliegio 'Storet' di Nanda Vigo per Acerbis (1994, riedizione 2020), il tappeto 'Clessidra rug', Portaluppi Pattern Project di Nicolò Castellini Baldissera (pronipote di Piero Portaluppi) da un iconico motivo di Piero Portaluppi, realizzato da cc-tapis (2024), la lampada 'Parola' by Gae Aulenti e Piero Castiglioni per FontanaArte (1980), il divano modulare 'Le Mura' di Mario Bellini per Tacchini (1972, riedizione 2022) e il vaso 'Opachi' di Tobia Scarpa per Venini (1960, riedizione 2021). A partire dal 21 aprile, inoltre, un'edizione speciale degli oggetti sarà disponibile online su gucci.com.

"Con Design Ancora, Gucci non si limita a celebrare icone del passato, ma ne crea di nuove - spiega Michela Pelizzari, fondatrice dell'agenzia creativa P:S di Milano e co-curatrice del progetto -. L'aura che emana la Maison mette in rilievo cinque oggetti firmati da grandi nomi del design italiano, perfetti dal punto di vista del design ma meno conosciuti dal grande pubblico". Aggiunge Guillermo Santomà, noto per il suo approccio multidisciplinare che unisce design, architettura, scultura e scenografia: "Se avessimo messo gli oggetti tutti insieme, avremmo creato un salotto. Invece, abbiamo deciso di eliminare i limiti imposti dal modo in cui utilizziamo questi oggetti e creare una sorta di limbo. Gli oggetti fluttuanti non hanno significato né funzione. Sono solo forma, materialità, colore". Lo stesso approccio visivo trova applicazione nelle vetrine di Via Monte Napoleone, 7. In una di esse, un paio di Gucci Cub3d - sneaker in edizione limitata realizzate combinando elementi stampati in 3D e il materiale Demetra della Maison - fluttuano a mezz'aria e ruotano autonomamente grazie ad un'installazione che utilizza il magnetismo. In un'altra, una stampante 3D è esposta come oggetto unico, personalizzato dallo stesso Santomà.

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