Dr Automobiles la casa automobilistica italiana di Macchia d’Isernia non teme contraccolpi dall'unione tra Psa e Opel che dà vita al secondo costruttore europeo di automobili. Una strada scontata quelle delle alleanze tra costruttori e che il presidente del gruppo, Massimo Di Risio, rivendica di aver tracciato già alla fine degli anni '90.
''Quando abbiamo iniziato a pensare a questo progetto -dice Di Risio all'Adnkronos- abbiamo capito che non era possibile produrre un'auto in assoluta autonomia. Per questo fin da allora e cioè dalla fine degli anni '90 abbiamo fatto sinergie e accordi di collaborazione con il colosso Chery Automobile''. Sinergie che permettono alla Dr ''di partecipare allo sviluppo di modelli che poi realizziamo per il mercato europeo con caratteristiche diverse''. Facile immaginare il risultato: ''accordi come quello stipulato da noi o l'intesa tra Psa e Opel -sottolinea- servono a spalmare su un numero maggiore di vetture i grossi investimenti tecnologici e industriali che il mondo delle auto richiede''.
Per questo motivo ''è abbastanza normale che i costruttori si cerchino. E io credo che al di là di qualche ulteriore accordo più o meno i primi dieci costruttori resteranno gli attuali''. Sicuramente ''non c'e' spazio per un costruttore di piccole e medie dimensioni. E questo lo avevamo capito da tempo, forse prima di altri''.
Ed è per questo motivo che Dr, forte dell'intesa con il gruppo cinese, non punta ad accasarsi. ''pensiamo e speriamo -dice il presidente- di conservare la nostra autonomia e indipendenza''. ll punto di forza del gruppo che ha lanciato quattro nuovi modelli ''è proprio questa collaborazione. Non dico che azzeriamo, ma riduciamo al minimo le spese per gli investimenti industriali e quelle per lo sviluppo tecnologico. Questo ci consente di essere più competitivi sul mercato: noi oggi offriamo un prodotto qualitativamente in linea con la concorrenza, ma a un prezzo più basso''. Insomma in futuro ''noi ci saremo. Siamo in pieno rilancio e se un tempo potevamo pagare qualche errore di gioventù, oggi siamo in grado di offrire un prodotto allineato alla più blasonata concorrenza''.