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Cybersecurity, crescono gli attacchi ransomware

Lo segnalano il 48% dei professionisti It a livello globale nel Rapporto Annuale sulle Minacce Informatiche 2023 diffuso oggi da Thales

Cybersecurity, crescono gli attacchi ransomware
18 aprile 2023 | 16.49
LETTURA: 2 minuti

Crescono gli attacchi informatici a livello globale. Stando al Rapporto Annuale sulle Minacce Informatiche 2023, diffuso oggi da Thales, il 48% dei professionisti It intervistati a livello globale segnala un aumento degli attacchi ransomware che negli scorsi 12 mesi hanno interessato il 22% delle aziende; il 51% delle aziende non dispone di un piano formale per proteggersi dal ransomware; il 55% di coloro che hanno recentemente subito una violazione dei dati del cloud identifica l'errore umano come causa principale.

Dal Rapporto di Thales emerge che quasi la metà (47%) dei professionisti intervistati ritiene che le minacce alla sicurezza stiano aumentando in volume o gravità e il 48% segnala un aumento degli attacchi ransomware. Più di un terzo (37%) a livello globale - il 46% in Italia - ha subito una violazione dei dati negli ultimi 12 mesi e il 22% riferisce che la propria organizzazione è stata vittima di un attacco ransomware

Dall’indagine emerge inoltre che il principale obiettivo degli attacchi informatici sono i dati sul cloud. Oltre un quarto (28%) degli intervistati nel mondo (il 46% in Italia) afferma che lo storage basato su cloud è il principale obiettivo, seguito dai dispositivi degli utenti finali (44%). L'aumento degli attacchi al cloud è dovuto alla crescita del lavoro che si sposta sul cloud, infatti il 75% degli intervistati dichiara che il 40% dei dati archiviati nel cloud è ora classificato come sensibile rispetto al 49% degli intervistati nel 2022. Il Thales Data Threat Report è stato condotto da 451 Research intervistando organizzazioni del settore sia pubblico che privato.

Sergio Sironi, Direttore Commerciale Sud Europa per la business line Cloud Protection & Licensing, commenta che le aziende "continuano ad essere molto preoccupate dalle minacce informatiche, sebbene i risultati del nostro rapporto indicano che si stanno compiendo buoni progressi in alcune aree". Sironi sottolinea che "dal rapporto emerge che i risultati italiani sono per lo più comparabili con quelli del resto del mondo, ad eccezione di due dati: in particolare quasi la metà degli intervistati - 46% in Italia - denuncia di aver subito una violazione dei dati negli ultimi 12 mesi, contro il 37% a livello globale e - sempre il 46% in Italia - afferma che lo storage sul cloud è il principale obiettivo. Circostanza sicuramente legata al fatto che il lavoro è oggi sempre di più 'ibrido'". "La grande novità emersa dalla ricerca 2023 è inoltre l’importanza della sovranità digitale che sta diventando cruciale per i responsabili It delle aziende, i quali hanno sempre più necessità di conoscere come vengono archiviati i dati" evidenzia inoltre il manager.

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