Amm. Giardino, 'Comitato interministeriale di sicurezza marittima convocato 11 volte dal 7 ottobre'
"Navigare il Mar Rosso vuol dire guardare il mare nella sua globalità, l'importanza del mare: stiamo difendendo una serie di interessi, oltre il 90% del commercio mondiale transita via mare, stiamo difendendo anche quello che è l'interesse nazionale, le vie di comunicazione marittime. Ed è compito della Marina proprio quello di difendere il territorio dello Stato, a cui è assimilata anche la difesa di quelle che sono le vie di comunicazione marittima vitali per il Paese e gli interessi nazionali che lungo queste vie di comunicazione marittime si estrinsecano". Lo ha affermato il Contrammiraglio Massimiliano Lauretti, Capo 3° Reparto Stato Maggiore Marina Militare Italiana intervenendo alla puntata 'Navigare il Mar Rosso', del programma 'Maredì' di approfondimento sull’economia del mare ideato da Confitarma.
Lauretti ha poi evidenziato come "quelle che sono delle crisi locali nel mondo interconnesso di oggi diventano delle crisi anche a livello globale e questo accade principalmente via mare dove il mare deve essere visto come un unicum e quindi proprio sul mare bisogna intervenire laddove ci sono delle crisi. - continua Lauretti - Va ricercata la stabilità perché è fondamentale affinché l'economia, il commercio mondiale, la pace e la sicurezza possano effettivamente avere luogo. Da sottolineare il calo dei flussi lungo l'area e la marginalizzazione del Mediterraneo dove il calo dal Mar Rosso si è stabilizzato al 43%. E' quindi necessario un corridoio contro gli attacchi degli houthi che sono una minaccia tecnologicamente avanzata dato l'utilizzo di droni che hanno una gittata tale da poter raggiungere molto vicino le navi e possono essere armati. Quindi è fondamentale intercettarli ed abbatterli per creare quella bolla di sicurezza per far transitare le navi. Oltre alle vie di comunicazione marittime, sott'acqua passano le chiavi digitali: oggi il 98%delle transazioni digitali transitano su cavi e dorsali sottomarine e questo può essere un punto di fragilità e deve essere difeso".
A fare eco alle parole del contrammiraglio Lauretti, è stato l'Ammiraglio Luigi Giardino - Capo 6° Reparto Comando Generale Corpo delle Capitanerie di porto che ha evidenziato come "il Comitato interministeriale di sicurezza marittima è stato convocato 11 volte dagli eventi del 7 ottobre". Sul Mar Rosso "attualmente l'attività di sicurezza è limitata alla navigazione, quindi non entriamo nel merito di quello che è il livello di sicurezza dei porti: il livello nel mar Rosso è massimo MarSec 3. Su un'area abbastanza vasta che è determinata da un parallelo che passa all'altezza di Riad, a nord di Gedda, e ovviamente abbraccia tutto il Golfo. E' ovvio che l'interlocuzione non avviene esclusivamente a livello nazionale, ma lo condividiamo a livello internazionale ed europeo".