Dal 6 maggio partirà il nuovo piano di rinegoziazione dei mutui lanciato da Cassa Depositi e Prestiti per supportare Comuni, Province, Città metropolitane, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Regioni e Province Autonome ad affrontare l’emergenza Coronavirus. Si tratta della più estesa operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni da Cdp, che coinvolgerà circa 7.200 enti territoriali per complessivi 135.000 mutui rinegoziabili e potrà liberare risorse fino a 1,4 miliardi di euro.
Cdp metterà a disposizione di ciascun ente locale - nel periodo di adesione che va dal 6 al 27 maggio 2020 - l’elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione in una sezione del Portale Enti Locali e Pa del proprio sito internet, nella quale potrà essere interamente finalizzato l’iter istruttorio e contrattuale.
"L’operazione consentirà agli enti di liberare risorse immediatamente utilizzabili sul territorio, che potranno essere destinate anche agli interventi necessari a far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19" si legge nella nota di Cdp.
In vista dell’avvio della rinegoziazione dei mutui, Cdp, Anci, ifel e upi hanno organizzato un ciclo di seminari via web, suddivisi su base territoriale, che partiranno dal prossimo 30 aprile "finalizzati a fornire supporto agli amministratori e ai servizi finanziari degli enti locali sull’iter, sugli aspetti documentali e sui termini di adesione all’operazione". Le modalità operative per procedere alla rinegoziazione da parte degli enti locali sono online sul sito internet www.cdp.it.