Al convegno “Rispetto dell'ambiente, competitività e valori economici" in cui esperti del settore si sono confrontati su strategie, best practice e soluzioni innovative volte a sostenere la crescita e la resilienza del settore.
La banca può essere un acceleratore per l'innovazione e la sostenibilità del comparto agroalimentare promuovendo un dialogo costruttivo tra le istituzioni, le imprese agroalimentari e gli attori del territorio. Se ne è discusso al Bper Forum di Modena al convegno “Rispetto dell'ambiente, competitività e valori economici" in cui esperti del settore si sono confrontati su strategie, best practice e soluzioni innovative volte a sostenere la crescita e la resilienza del settore.
“Bper Banca ha una struttura commerciale capillare su tutto il territorio nazionale, in grado di supportare aziende di tutti i settori e con esigenze diverse abbiamo prodotti e servizi mirati e diversificati", ha dichiarato Davide Vellani, direzione Imprese e Global transaction Bper banca, che ha aggiunto: "Oltre alla consulenza delle nostre strutture centrali specializzate, come Agribanking, al supporto delle filiali e dei Centri Impresa, vogliamo proporre alle aziende anche occasioni di confronto come questa, dove amministrazioni, università, banche e imprese stesse si confrontano e si relazionano, perché crediamo che anche questo sia uno strumento potente che aiuta a inquadrare opportunità, criticità ed evoluzioni di un settore che seguiamo con molta attenzione e che può dire la sua sia in termini di valorizzazione del Made in Italy, sia in termini di innovazione e sostenibilità”.
Il convegno fa parte di un ciclo di incontri che si propongono di esplorare come le istituzioni bancarie possano supportare il settore agroalimentare nell'adozione di pratiche innovative e sostenibili, attraverso confronti e scambi di idee in diverse regioni italiane, per identificare soluzioni efficaci e affrontare le sfide attuali e future del comparto.
“L'agroalimentare è un comparto molto importante per l'Italia - ha spiegato Oliviero Giacomo Falconi, responsabile del servizio Agri Banking di BPER Banca - siamo il primo Paese per Dop, Igp e Stg con tutela su 840 prodotti, con filiere orientate alla sostenibilità e con l’obiettivo di preservare la biodiversità, l’integrità biologica e la bellezza del paesaggio, introducendo un livello di innovazione che oggi nel settore ha una diffusione medio alta. In questo contesto, in cui è forte la concorrenza straniera, è importante puntare sulla qualità dei prodotti e mantenere un livello di competitività molto elevato, cercando, anzi, di sfruttare ogni margine possibile di miglioramento. Le aziende per questo devono poter contare su un'assistenza finanziaria adeguata. Bper Banca ha creato una struttura ad hoc, il servizio Agri Banking, che oltre ad offrire consulenza qualificata ai clienti studia le evoluzioni degli scenari e il quadro normativo offrendo prodotti dedicati, utilizzando metodi tradizionali e le nuove opportunità dell'intelligenza artificiale. Vogliamo proporre alle imprese una consulenza strategica di valore, servizi e prodotti di finanza sostenibile adeguati a supportarle nel loro percorso di crescita, sviluppo del business e transizione”, ha aggiunto.
L' evento ha voluto porre l'attenzione sull'importanza del settore agricolo, cruciale per l'economia locale e nazionale ma spesso dimenticato. Uno degli obiettivi è incentivare la partecipazione non solo delle realtà direttamente interessate ma anche di tutti coloro che fanno parte dell'indotto agroalimentare.
“Basta lasciar parlare i numeri - ha osservato Sandro Neri, giornalista e responsabile Qn Economia - l'agricoltura italiana vale 621 miliardi di euro di fatturato, il 15 per cento del totale dell'economia nazionale. Non a caso l'Italia è il primo Paese agricolo in Europa. Il settore merita la grandissima attenzione che spesso gli imprenditori reclamano a gran voce. Soprattutto adesso che il comparto agricolo, al pari di altri settori produttivi, è impegnato in una grande transizione per rendere più sostenibili le attività e venire incontro alle regole stabilite dall'Europa. Un grande sforzo prima di tutto economico che impegna le imprese, mettendole di fronte a sfide enormi”, ha concluso.