Sara Farnetti, intervenuta a margine dell’evento di presentazione dell’ottava ricerca condotto da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork
"Dalla ricerca di Nomisma per l’Osservatorio Birra emerge che la birra, utilizzata con intelligenza, è sostenibile per il nostro sistema-corpo. I dati raccolti evidenziano, infatti, che il consumo da parte degli italiani è un consumo di tipo consapevole e intelligente, in quanto la utilizzano durante il pasto". Queste le parole della presidente dell’Associazione per l'agroindustria Agronetwork, Sara Farnetti, intervenuta a margine dell’evento di presentazione dell’ottava ricerca condotto da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork riguardo l'impatto finora invisibile della birra sul nostro agroalimentare, che ha dimostrato come la birra consumata in bar e ristoranti sia un volano fondamentale per la filiera agroalimentare italiana e le eccellenze del Made in Italy.
Affinché la birra apporti un beneficio sostenibile sulla salute dell’uomo, oltre al consumo consapevole, continua la presidente: “E’ essenziale assumere birra di qualità, dove gli ingredienti possano essere tracciati: gli ingredienti che utilizziamo per fare la birra, infatti, a partire dall'acqua per passare attraverso il luppolo e i flavonoidi che contiene, possono essere utili anche al nostro benessere”.
Sostenibilità, quella descritta da Farnetti, che abbraccia anche l’ambiente: “La filiera dell'agroalimentare trae sicuramente benefici dalla produzione di birra, ma possiamo essere sostenibili sia per l'ambiente che per il nostro sistema-corpo consumandola in modo consapevole e favorendo una filiera di qualità, perché solo un prodotto di qualità gestito in modo organizzato e pertinente può essere benefico anche per il nostro sistema organico”.
La birra si conferma quindi un traino decisivo per la fetta di consumi agroalimentari nel fuoricasa che, stime Nomisma/Istat, nel 2022 vale 89,7 miliardi di euro. Un fuoricasa che, rivela lo studio Osservatorio Birra/Agronetwork, è sempre più legato a materie prime italiane, ai prodotti agroalimentari e alle bevande di qualità, locali o legati al territorio: "La birra va associata a delle proteine - afferma la presidente di Agronetwork - in questo modo è più funzionale per il nostro benessere. E’ anche vero che la birra non fa male per le componenti di fermentazione, come i lieviti o la schiuma della birra, che in molti pensano essere responsabile del gonfiore che provoca. Al contrario, la schiuma è un plus in tale contesto, perché al suo interno si trovano più alfaidrossiacidi, proteine e componenti utili come gli oli essenziali, che fanno molto bene al nostro sistema".
"Il mio consiglio - conclude Farnetti - è associare un bicchiere di birra amaro ad una zuppa di pesce, dove l’amaro gioca un ruolo funzionale al nostro benessere.