A luglio il debito pubblico ha segnato un nuovo record - il quinto mensile consecutivo - toccando i 2.300 miliardi di euro, con un aumento di 18,6 miliardi rispetto al mese precedente e di 44 miliardi rispetto a luglio 2016. Lo comunica la Banca d'Italia nel bollettino mensile sulla finanza pubblica, in cui si spiega che l’incremento è legato all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (salito di 32,9 miliardi, a 85,6 miliardi; erano pari a 101,0 miliardi a luglio 2016), in parte compensato dall’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (13,3 miliardi) e dall’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (1,1 miliardi).
In dettaglio, spiega Bankitalia, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 19,0 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,4 miliardi. Quanto al debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.