È la seconda casa museo delle Marche a entrare nella rete nazionale
Novità dalle Marche per l'Associazione Nazionale Case della Memoria: entra a far parte della rete nazionale di case-museo il Museo Gaspare Spontini un luogo dove si trovano esposti cimeli legati alla vita del compositore, ma anche di studio e di raccolta delle fonti. L'edificio che ospita l'Archivio, la Biblioteca e il Museo Gaspare Spontini, in via Gaspare Spontini, 15-17 a Maiolati Spontini (Ancona) è il luogo dove hanno vissuto Gaspare Spontini e sua moglie Celeste Erard e dove Spontini è morto, il 24 Gennaio 1851.
«La Casa museo dedicata a Spontini va ad affiancarsi a quella di Maria Montessori a Chiaravalle, sempre nell’anconetano, portando così a due il numero delle Case della Memoria presenti nella regione – commenta Adriano Rigoli, presidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria -. Siamo felici di accogliere nella nostra rete questa bella realtà che ben testimonia l’attività musicale di Spontini tenendone viva la memoria».
«La nostra rete si arricchisce di questo nuovo ingresso, legato a uno dei compositori più famosi e importanti a cui il nostro Paese ha dato i natali – aggiunge Marco Capaccioli vicepresidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un luogo all’interno del quale è possibile ripercorrere il vissuto di Spontini e consentendo ai visitatori di conoscere meglio la storia di questo grande artista conosciuto in tutto il mondo».
«Entrare nell’Associazione Nazionale Case della Memoria è per noi un grande onore ed una preziosa opportunità per condividere il valore della, per rendere vivo e attuale l’incontro con i grandi protagonisti della storia dei nostri territori, per rendere fruibili, attraverso iniziative e forme di narrazione condivise, i luoghi delle nostre radici più profonde memoria – dichiara il sindaco di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli -. A Maiolati Spontini la Casa Museo e ogni angolo del borgo storico custodiscono e raccontano la vita, l’arte e l’opera umanitaria di Gaspare Spontini ed è nostro impegno costante valorizzare quanto ricevuto da lui. Spontini ha lasciato nelle Marche, in Italia e in Europa una ricca eredità umana, musicale e culturale, con la sua capacità di raccontare ed interpretare in musica il tempo e la storia e con la sua visione solidale della vita. Nel 2024 verranno celebrati i 250 anni dalla sua nascita: ci prepariamo a questa ricorrenza anche attraverso momenti importanti di dialogo e di sinergia con i luoghi in cui uomini e donne illustri hanno contribuito a costruire i valori e la bellezza della nostra Italia».
Nella casa, dopo la morte del Maestro Gaspare Spontini, ha vissuto Celeste Erard nei numerosi soggiorni maiolatesi. Questi elementi fanno della Casa Spontini un cimelio, un luogo sacro per la cultura mondiale e per la storiografia maiolatese. L’edificio stesso è un cimelio, custodisce l’ultimo respiro di Spontini, i suoi passi, le note, gli incontri. La Casa Spontini Erard è stata realizzata intorno al 1842-43 sui resti di un edificio rurale. Dopo lavori importanti condotti dall’Architetto Jesino Ceriaco Santini, nel 1848 l’edificio era del tutto completato.
Alla morte di Celeste Erard (1878), la casa Spontini ospitò il Municipio che rimase in Casa Spontini fino al 1937. Con l’inaugurazione del nuovo Municipio la Casa Spontini continuò ad ospitare magazzini, rivendite, alloggi popolari. Casa Spontini, in periodo bellico, fu sede anche di scuola elementare e soggiorno temporaneo per un gruppo di soldati tedeschi. Il dopo guerra e il Centenario della morte di Spontini permisero l’avvio processo della musealizzazione della Casa Spontini.
Nel 1951, anno del centenario della morte, la casa è stata trasformata in museo. Negli anni il museo ha subìto importanti lavori di restauro che hanno visto il riallestimento della casa, riaperta al pubblico nell’anno 2000 alla presenza del celebre Maestro direttore d’orchestra Riccardo Muti. Oggi nei tre piani della casa sono raccolti oggetti legati a Gaspare Spontini: epistolari, partiture autografe, edizioni a stampa della musica spontiniana, cimeli, quadri, parte dell’arredamento originario dell’epoca e una biblioteca a carattere musicale.
Al primo piano alcune stanze portano il visitatore a compiere, attraverso pannelli esplicativi, stampe, fotografie, dipinti e oggetti, un percorso cronologico dell’attività musicale di Spontini: dalla sua formazione passando per le prime opere del “periodo italiano” che gli hanno procurato notorietà, fino al periodo d’oro alle corti di Francia e Prussia. Al secondo piano si trovano il salotto, la camera da letto dove il compositore morì, i ritratti di famiglia, alcuni costumi delle sue opere più importanti e due fortepiani appartenuti al maestro.