La giornata rientra in un ciclo di incontri organizzati dall'Ordine dei Giornalisti del Lazio nelle biblioteche storiche romane in collaborazione con la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura.
'Giornalismo Culturale - la Biblioteca Casanatense: la salvaguardia dei libri. Dal Salone Monumentale alla Biblioteca della Camera dei Deputati' è il nuovo appuntamento col corso di formazione continua che si terrà il 26 giugno (dalle 9.30 alle 13.30) nei saloni della Biblioteca di Via S. Ignazio a Roma. La giornata rientra in un ciclo di incontri organizzati dall'Ordine dei Giornalisti del Lazio nelle biblioteche storiche romane in collaborazione con la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura.
Dopo i saluti istituzionali di Paola Passarelli, direttrice generale Biblioteche e diritto d'autore, Guido D'Ubaldo, presidente Odg Lazio, Cristiana Aresti, direttrice Biblioteca Casanatense interverranno, in qualità di relatori Gianni Maritati (Tg1), Paolo Conti (Corriere della Sera), Cesare Biasini Selvaggi (Exibart) accanto a Carlo Alberto Bucci (La Repubblica), Davide Vecchi (Agenzia Dire). Modera e coordinata Lorenza Fruci (Il Mattino). A seguire un percorso guidato agli spazi della Biblioteca della Camera dei Deputati. Introduce Simona Perugia, assistente alla promozione della Biblioteca Casanatense.
La Biblioteca possiede circa 400mila volumi tra manoscritti, incunaboli, stampati, dei quali circa 60mila sono ancora oggi contenuti nell’antico Salone monumentale. All’interno di questo patrimonio librario sono presenti oltre 120mila volumi a stampa, pubblicati a partire dal 1501 fino al 1830, le circa 13mila edizioni del XVI secolo sono oggi tutte catalogate secondo lo standard Isbda e reperibili nell’Opac della Casanatense, collocati non solo nell’antico Salone, ma anche in altre sezioni. Dall’antico nucleo biblico-teologico-storico-giuridico, le successive acquisizioni, in una felice politica di arricchimento ed ampliamento di temi plurali e varietà di interessi, fecero della Biblioteca un Istituto di rinomanza internazionale che primeggiò fino al 1794 tra le biblioteche romane, acquisendo nelle sue raccolte universalità di contenuti che la caratterizzeranno fino alla metà del XIX secolo.
Fondata dal Cardinale Girolamo Casanate nel 1701, dopo il lascito del suo testamento in favore dei domenicani del convento di S. Maria sopra Minerva di Roma, la Biblioteca si trova inscritta nell’Insula Sapientiae. Un ricco percorso culturale che, a partire dal Salone Monumentale della Biblioteca, raggiunge le sale storiche della Biblioteca della Camera dei Deputati - la Sala del Refettorio, le Sale dell’Inquisizione, le Sale Galileo, la Sala Colombo e la Sala delle Capriate - un viaggio lungo oltre 500 anni di storia nel cuore della Roma dei Papi. Nel Seicento fu proprio in quelle stanze che Galileo Galilei pronunciò la sua abiura, dinanzi al Tribunale dell'Inquisizione; nel secolo successivo, grazie all'iniziativa del Cardinale Casanate, vi fu aperta la prima Biblioteca pubblica di Roma.