Dall'8 settembre al 2 febbraio 2025 presso Casa Vasari
Dagli affreschi ai decori fino agli arredi, durante gli anni trascorsi nella città natale Giorgio Vasari plasma la sua storica dimora rendendola non solo un inestimabile gioiello d'arte, ma anche un vero e proprio manifesto del nuovo ruolo sociale dell'artista e dell'architetto, intellettuale e cortigiano. Da domenica 8 settembre al 2 febbraio 2025 il Museo Statale di Casa Vasari ad Arezzo (via XX Settembre) sarà scenario di "Il disegno fu lo imitare il più bello della natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell'intellettuale architetto", una mostra per riscoprire la poliedrica forma mentis del genio aretino attraverso le stanze che ne furono abitazione e spazio creativo, con la curatela di Emanuela Ferretti e Rossella Sileno, il contributo scientifico dell’Università degli Studi di Firenze, Master Museo Italia – Dipartimento di Architettura e il contributo di Fsc Italia.
Il percorso si articolerà in nuclei tematici, strettamente connessi e dialoganti, con disegni, manoscritti, modelli e opere significative in rapporto con le decorazioni pittoriche della Casa e la poetica vasariana. La genealogia artistica di Vasari sarà approfondita nella Camera della Fama e delle Arti, dove l’importanza dell’architettura per l’artista verrà evocata dal modello di uno dei capitelli del loggiato degli Uffizi, appositamente realizzato per l’esposizione, mentre i significati simbolici degli affreschi della Camera di Apollo e delle Muse e il rapporto con Cosimo I saranno enfatizzati dalla presenza dell’Apollo di Willem van de Tetrode dalle Gallerie degli Uffizi, prezioso esempio del collezionismo mediceo. Proseguendo, nella sala detta della Cucina, verrà presentato un approfondimento sulla fortuna novecentesca di Vasari pittore/architetto, attraverso i disegni di Vincenzo Fasolo (1885-1969) e un approfondimento sul rapporto fra alcuni dei grandi maestri del Moderno e le loro abitazioni-manifesto. Infine, la Sala del Trionfo e della Virtù ospiterà la splendida Diana Efesina dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, messa in relazione con la rappresentazione della stessa divinità che Vasari dipinse al centro della parete d’ingresso alla sala, riprendendo un tema iconografico che si afferma nel Cinquecento e che si identifica con la forza creatrice della Natura.
"Casa Vasari rappresenta uno dei tesori più preziosi custoditi dalla nostra città - ha dichiarato il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, oggi durante la cerimonia di inaugurazione –, è una straordinaria testimonianza del valore artistico del Maestro e del suo rapporto sincero con Arezzo. Nell'anno a lui dedicato la sua dimora, che lo vide architetto e pittore, è a pieno titolo protagonista quale testimonianza privilegiata del suo talento e, per l'occasione, sede di una mostra che ne evidenzia e valorizza la poliedricità".