Il ministro della Cultura è intervenuto all'inaugurazione del nuovo spazio espositivo all'interno del Resort dello chef di Labico
“Tutto potevo immaginare tranne una simile operazione realizzata da uno chef e apprezzo ancor di più l’investimento che sicuramente a fatica stai portando avanti uscendo dai confini dei tuoi primari interessi”. Lo ha detto Dario Franceschini ad Antonello Colonna, chef e imprenditore, ora anche mecenate e collezionista. Il Colonna Resort di Labico, infatti, ha inaugurato presso i propri spazi, la nuova sede della galleria d’arte Caretto & Occhinegro e una prima mostra dal titolo ‘Apeiron’ con una collezione di quadri fiamminghi che il ministro della Cultura ha visitato in anteprima.
“Franceschini ha apprezzato la mia iniziativa a sostegno del patrimonio culturale del Paese che permette di renderlo fruibile mettendolo a disposizione del pubblico”, ha detto Colonna all’Adnkronos. “Mi ha chiesto se continuerò a investire nell’arte e mi ha promesso che interverrà anche alla prossima mostra che apriremo a primavera, ma non per un solo giorno: in quell’occasione ha detto che vorrà apprezzare tutte le meraviglie che ho realizzato in questi dieci anni, dal Monumento Naturale di Vallefredda alla valorizzazione della Via Labicana, al percorso delle sorgenti del periodo Romano”.
All’inaugurazione della mostra - visitabile su appuntamento fino al prossimo 8 gennaio - e del Museo Colonna, nella sede del resort dello chef nei pressi di Roma, hanno partecipato, oltre a Franceschini, il senatore Luigi Zanda, il senatore Bruno Astorre, il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori e il sindaco di Labico Danilo Giovannoli. Il ministro della Cultura, racconta Colonna, “non ha fatto un ‘mordi e fuggi’ istituzionale, ma dopo l’evento è rimasto a pranzo nel resort, in una delle sale con camino, cosa che non immaginavo conoscendo i suoi impegni, e fra noi si è immediatamente stabilito un rapporto conviviale. Per me è stata una soddisfazione il fatto che Franceschini si sia sentito ospite in casa di amici. Nonostante i miei 13 anni al Palazzo delle Esposizioni, non conosceva la mia cucina, che ha molto apprezzato, e, a telecamere spente, mi ha ribadito personalmente lo stupore dello spazio che ho realizzato in un paesino alle porte di Roma e della Ciociaria".
(di Cristiano Camera)