La scrittrice in libreria con 'Alla nostra età, con la nostra bellezza' (Rizzoli), sulla forza delle donne
La forza e il coraggio delle donne raccontata attraverso un'amicizia che attraversa 15 anni di storia italiana. E' il fil rouge di 'Alla nostra età, con la nostra bellezza' (Rizzoli, pp. 226, euro 18,00), secondo romanzo di Daria Colombo che dopo 'Meglio dirselo' (2010) torna sugli scaffali con un'ode alla bellezza dell'animo femminile. "Volevo raccontare l'amicizia tra donne, che non solo esiste, ma è essenziale - racconta Colombo all'Adnkronos- Io ho delle amiche che mi hanno letteralmente salvato la vita. Amicizia non intesa come quotidianità, ma nel senso che tu sai di poter contare su una persona nel momento del bisogno. E che questo qualcuno sappia che tu ci sei. E' quello che accade alle protagoniste del mio romanzo".
Alberta e Lisa sono due donne profondamente diverse, non solo nell'età ma anche nella differenza di approccio alla vita. "Volendo fare un libro sulla forza delle donne -spiega meglio la scrittrice- mi sembrava che parlare di due personalità molto diverse a partire dall'età, fosse una buona idea. Io nei rapporti tra generazioni diverse ho vissuto un grande arricchimento".
Sullo sfondo del romanzo 15 anni di storia dell'Italia: dal 1992, periodo di Mani Pulite, al 2007, anno della nascita del Partito Democratico. "L'ambientazione è Milano -dice ancora Colombo- ovvero un luogo simbolo della nostra storia recente. I due piani arrivano ad intersecarsi, perché nei caratteri di queste due donne la politica avrà una forte influenza, arrivando a cambiare anche l'atteggiamento verso la vita e il mondo".
Questo perché la politica, secondo l'autrice, ha il potere e la capacità di essere parte dell'essere umano, e può dunque cambiare le persone. "Noi siamo due cose, il sentimento e la politica -sottolinea Colombo, che rivela di essere nata in una famiglia in cui "il primo peccato era l'omicidio, il secondo non votare" - perché in fondo la politica è questo, la relazione con gli altri, e credo siano due cose che non possono essere scisse".
Così, in 'Alla nostra età, con la nostra bellezza', "una delle protagoniste capirà che se non ci occupiamo di politica la politica si occuperà di noi, mentre l'altra apprenderà che nella politica, ma soprattutto nella vita, bisogna imparare a mediare, perché non è sempre tutto bianco o tutto nero".
Il titolo nasce "da una considerazione che una fa all'altra, quando decidono che non è più il caso di fare qualcosa che facevano sempre da giovani. E così, scherzando, dicono: 'Alla nostra età, con la nostra bellezza...' - conclude la scrittrice, moglie di Roberto Vecchioni e sua collaboratrice da oltre vent'anni - Credo che ci sia una generosità maggiore fra donne, intrinseca, e quindi ovviamente c'è nell'amicizia. E' scevro, molto più che nell'universo maschile, dal giudizio, dalla competizione, perché si va all'essenza della persona".
