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Zona rossa e arancione, le regole: cosa cambia da domani

Nuove regole e divieti in rosso per Lombardia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano. Passaggio in arancione per il Lazio e altre 11 regioni: le misure dopo l'ordinanza del ministro Speranza

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16 gennaio 2021 | 07.50
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Nuove regole, misure e divieti più stringenti da domani per Lombardia in zona rossa, insieme alla Sicilia e alla provincia autonoma di Bolzano. Zona arancione con restrizioni, invece, per il Lazio e altre 11 regioni: si tratta di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta, Veneto, Calabria e Emilia Romagna. In zona gialla, con misure meno restrittive, restano Basilicata, Campania, Molise, la provincia autonoma di Trento, Sardegna e Toscana. Questo quanto deciso dall'ordinanza del ministro Roberto Speranza in vigore da domani.

Il provvedimento è arrivato dopo l'analisi dei dati contenuti nel monitoraggio Iss-ministero della Salute. L'indice Rt aumenta e sale a 1.09, aumenta il "rischio di una epidemia non controllata". L'indice Rt in particolare è superiore a 1 in 9 regioni (Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta), con un peggioramento generale della situazione. In 12, tra regioni e province autonome, il tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche sopra la soglia critica. Di seguito le regole da seguire per zone rosse e arancioni.

Zona rossa: le regole

Per le regioni in zona rossa, stretta con misure e divieti più rigidi: chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

A scuola, didattica a distanza per la secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

Stop allo sport, ad eccezione di quello di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

Zona arancione: le regole

Nelle regioni della zona arancione, il coprifuoco vieta circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute che vanno documentati con l'autocertificazione. Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, se non per le consuete ragioni. Consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Bar e ristoranti chiusi 7 giorni su 7. L’asporto per i bar è consentito fino alle ore 18. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.

Capitolo scuola: la didattica a distanza è prevista per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Inoltre, riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Infine, restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

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