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Violenza sessuale, accuse a figlio La Russa: ragazza conferma

La 22enne è stata ascoltata per circa tre ore dai ai pm Rosaria Stagnaro e Letizia Mannella titolari dell'inchiesta

La pm Rosaria Stagnaro
La pm Rosaria Stagnaro
11 luglio 2023 | 12.31
LETTURA: 3 minuti

La 22enne che ha denunciato Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, ha sostanzialmente confermato davanti ai pm di Milano la versione fornita nella denuncia per violenza sessuale.

Per circa tre ore, davanti ai pm Rosaria Stagnaro e Letizia Mannella titolari del fascicolo su cui indaga la squadra Mobile guidata da Marco Cali, la 22enne "ha raccontato quello che è accaduto" la notte tra il 18 e il 19 maggio scorso.

La presunta vittima ha "sostanzialmente confermato" quanto denunciato lo scorso 29 giugno, a quasi 40 giorni dalla serata in cui, in un locale di via Merlo di Milano, incontra per caso l'ex compagno di liceo.

La giovane è in compagnia di un'amica - e a loro si unisce un'altra ragazza -, la 22enne beve due drink poi il buio. La mattina del 19 maggio scorso si sveglia nel letto di Leonardo e "mi conferma che sia lui e sia il suo amico Nico" - identificato ma non indagato - "avevano avuto un rapporto con me a mia insaputa" scrive nella denuncia.

E' in una chat con l'amica con cui raggiunge il locale che di fatto viene ricostruita la serata e la possibilità di aver bevuto un cocktail 'drogato'. Il referto della Mangiagalli certifica un'ecchimosi al collo e un graffio alla coscia sinistra, non sembra rilevare la droga dello stupro, ma testimonia l'assunzione di cocaina (che la ragazza ammette di aver assunto prima di andare in discoteca), la presenza di benzodiazepine per aver ingerito un ansiolitico e di cannabinoidi. A 40 giorni dai fatti arriva la decisione di denunciare per violenza sessuale Leonardo La Russa, il quale - tramite il suo avvocato Adriano Bazzoni - respinge le accuse.

Oltre alla ragazza sono state sentite anche altre tre persone tra cui l'amica con cui la 22enne ha dichiarato nella denuncia di aver passato la serata in discoteca, e la ragazza che le viene presentata nel locale di via Melzo. Ma è soprattutto l'amica di lunga data ad avere un interesse investigativo: la mattina dopo, quando la presunta vittima si sveglia accanto a Leonardo, è a lei che chiede spiegazioni via chat. E' l'amica a provare a riempire quel 'blackout' che sarebbe dovuto all'assunzione di un drink probabilmente drogato, ed è lei a poter spiegare quali sono le condizioni psicofisiche della 22enne durante la serata.

A testimoniare davanti agli inquirenti è andata anche, da quanto trapela, la migliore amica della presunta vittima perché tra le due c'è un'altra chat che risale sempre alla mattina del 19 maggio. Di fronte al racconto dell'ipotetica violenza, la coetanea (non presente alla serata) le suggerisce di denunciare.

Le testimonianze di oggi potrebbero aver restituito un quadro più chiaro su quanto accaduto quella sera e sulla credibilità della 22enne.

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