L'ipotesi è che il killer possa essere un cliente del sexy shop
Sono state rinvenute delle tracce di Dna sotto le unghie di Vincenza Saracino, la 50enne uccisa una settimana fa in un casolare diroccato di Preganziol in provincia di Treviso. La donna ha tentato di difendersi, mentre l'omicida la colpiva cinque volte con un coltello, tranciandole fatalmente la carotide.
La traccia è considerata estremamente preziosa dagli investigatori che stanno esaminando anche lo smartphone, i vestiti e la bicicletta elettrica della donna alla ricerca di una corrispondenza lasciata dall'aggressore e che a breve potrebbe portare alla risoluzione del caso.
Esclusa la cerchia familiare, l'ipotesi è che il colpevole sia qualcuno tra i clienti del sexy shop che la donna gestiva a Preganziol e che lei conosceva bene, tanto da deviare, seppur di poco, dal consueto tragitto verso casa per recarsi all'appuntamento con il suo assassino nei pressi del casolare diroccato di via Maleviste.