Sul ritorno in diverse città dell'obbligo della mascherina all'aperto: "E' una scelta saggia"
Vaccino 5-11 anni, “nessuno pensa all’obbligo di vaccinazione per i bambini". Così Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e docente d'Igiene, ospite di 'Buongiorno' su SkyTg24 a proposito della campagna di vaccinazione con Pfizer approvata ieri dall'Aifa. "Lo abbiamo fatto per i professionisti che sono a contatto con le persone fragili. Bisognerà fare una campagna attiva per convincere. Purtroppo con la variante Omicron sono loro che si ammalano di più perché non sono coperti e poi diffondono il contagio", sottolinea.
Quanto al ritorno in diverse città dell'obbligo della mascherina all'aperto "è una scelta saggia". "Abbiamo visto quello che è successo con la variante Delta e anche con la Omicron, aspettiamo però due settimane per avere la certezza, è che il contagio avviene al chiuso ma anche all'aperto se non si rispettano le misure di sicurezza. Siccome in prossimità del Natale nei centri si vedono scene di assembramento, è molto saggio indossare la mascherina anche all'aperto", ha aggiunto Ricciardi.
"Purtroppo la pandemia sta continuando, per evitare di diventare come gli altri Paesi dobbiamo adottare tutte le misure che abbiamo: vaccino e Green pass, che permette agli immunizzati di continuare a fare la loro vita e funge anche da stimolo. Questa strada è stata presa dall’Italia prima degli altri Paesi e questo spiega la diversa situazione con gli altri Stati d’Europa", fa il punto Ricciardi.
“La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parla di obbligo vaccinale motivata dalla situazione della Germania e del Nord Europa, la situazione nel nostro Paese è diversa e la discussione verrà affrontata caso per caso, ma è logico che lei pensi a un assetto comune nell’Ue", ha osservato riferendosi alla discussione sull’obbligo vaccinale nei Paesi europei. Sulla possibilità che si arrivi anche in Italia all'obbligo del vaccino anti-Covid per tutta la popolazione: “Da noi in questo momento non esiste una discussione di questo genere - ha precisato Ricciarci - Nei Paesi del Nord e dell’Est Europa la situazione è molto grave, per questo capisco lo stimolo della presidente della Commissione Ue”,