Il blitz di fronte alla sede della Regione Lombardia
Studenti in presidio, questa mattina a Milano, di fronte alla sede della Regione Lombardia, per tornare a chiedere soluzioni che permettano ai ragazzi di vivere e studiare agevolmente nel capoluogo.
"Con l'inizio del nuovo anno accademico -spiegano gli organizzatori- riparte anche la mobilitazione per il diritto alla casa e allo studio; questa mattina siamo tornati sotto la Regione Lombardia per lanciare un segnale di lotta in perfetta continuità con il ciclo di mobilitazione dell'anno scorso e con le tendate universitarie davanti alla Statale e al Politecnico".
Le proteste studentesche sono iniziate poco più di un anno fa: "Abbiamo rotto il silenzio sulla contraddizione del diritto alla casa e allo studio e inchiodare alle proprie responsabilità le istituzioni, dal Mur e dalla Bernini fino alle giunte regionali e comunali, che hanno tentato di rimbalzarsi le colpe e concesso dei contentini con il solo scopo di tentare di fiaccare la nostra mobilitazione -dicono gli studenti-: puntando il dito contro la Giunta regionale rilanciamo oggi l'opposizione ad ogni istituzione, una per una, che in questa regione e in questa città ci sta negando il diritto alla casa e allo studio". Tra le richieste avanzate dagli studenti, l'abrogazione della legge 431/98, la reintroduzione dell'equo canone, il divieto di accesso ai privati ai bandi della legge 338/2000, l'istituzione di un reddito studentesco pagato dalle aziende che traggono profitto dalla filiera formativa e, soprattutto, studentati pubblici, gratuiti e accessibili a tutti.