L'arma sottratta al poligono di Tor di Quinto, che è sotto sequestro
Claudio Campiti, l'uomo di 57 anni che ha ucciso 3 persone in una riunione di condominio nella zona di Fidene a Roma, nella sparatoria ha usato una pistola Glock 45 sottratta al poligono di Tor di Quinto. Campiti, accusato di triplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, aveva con sé 6000 euro in contanti e il passaporto, elementi che farebbero pensare all'ipotesi di fuga.
LA RICOSTRUZIONE - Con l'arma, una volta arrivato in via Monte Giberto, è entrato nel gazebo dov'era in corso una riunione del consorzio Valleverde puntando ai membri del consiglio di amministrazione e sparando almeno 7-8 colpi. Altri 7 proiettili erano nel caricatore e 155 sono stati trovato addosso all'uomo.
LE ACCUSE - Campiti è accusato di triplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Il pm di turno, Giovanni Musaro’, ha emesso un decreto di fermo nei confronti dell’uomo contestando anche il triplice tentato omicidio, in riferimento alle persone rimaste ferite, e il porto abusivo di armi.
La procura di Roma contesta anche il pericolo di fuga. Campiti, a quanto si apprende, quando è stato bloccato dopo la sparatoria aveva con sé il passaporto e uno zaino con alcuni indumenti e seimila euro in contanti.
L'uomo in passato aveva chiesto il porto d'armi ma gli era stato negato. Il no alla sua richiesta era arrivato grazie alle informazioni fornite dai carabinieri del luogo di residenza, che avevano riferito delle liti in corso con il consorzio.
LA PISTOLA - Campiti sarebbe arrivato questa mattina al poligono di Tor di Quinto e lì, dopo aver lasciato un documento di identità, avrebbe ottenuto una pistola semiautomatica Glock. L’uomo si sarebbe poi allontanato dal poligono con l’arma, la stessa con cui ha poi aperto il fuoco poco dopo. Su questo punto sono ora in corso gli accertamenti coordinati dalla procura di Roma. L’uomo, a quanto si apprende, avrebbe esploso almeno 4-5 colpi prima di essere bloccato da alcune delle persone presenti alla riunione.
Il poligono di Tor di Quinto è stato sequestrato dai carabinieri, su disposizione della procura di Roma. Accertamenti sono in corso per valutare eventuali responsabilità a carico dei gestori.