Ha lasciato una lettera di 15 pagine per spiegare i motivi del suo tragico gesto la soldatessa di 30 anni che questa mattina si è suicidata con un colpo di pistola d'ordinanza al petto nei bagni della stazione metropolitana Flaminio a Roma. All’origine ci sarebbero ragioni personali.
La lettera è ora al vaglio del pm e del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia che ha aperto un fascicolo in cui, come avviene in questi casi, si ipotizza il reato di istigazione al suicidio. Sul posto questa mattina, oltre il pm di turno della Procura ordinaria, carabinieri e 118, si è recato anche il pm di turno della Procura militare.