A segnalare l'imbaracazione in difficoltà a un miglio dalla costa, un cittadino che ha allertato la Guardia Costiera. Salvi in 149, si cercano 15 dispersi. Il sindaco: "Motovedette ancora in mare"
Proseguono le ricerche, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo, di eventuali dispersi in mare a seguito del naufragio avvenuto a circa un miglio da Lampedusa. Nelle ricerche sono impiegati due motovedette e un aereo della Guardia Costiera, una nave e un elicottero della Marina Militare, una motovedetta e un pattugliatore della Guardia di Finanza. I migranti tratti in salvo dalle motovedette della Guardia Costiera sono in totale 149, di cui 133 uomini 13 donne e 3 bambini. Il naufragio è avvenuto nel tardo pomeriggio, prima del tramonto, a circa un miglio dalla spiaggia dell’Isola dei Conigli. La barca soccorsa non aveva richiesto aiuto né segnalato la sua posizione alla Guardia Costiera. L’avvistamento è stato segnalato da un cittadino.
Nelle operazioni di salvataggio, avviate appena individuata la barca, sono stati impiegati due soccorritori marittimi “Rescue Swimmer” della Guardia Costiera, grazie anche all’intervento dei quali è stato possibile recuperare tutti i migranti caduti in mare. Le 149 persone tratte in salvo si trovano in porto a Lampedusa. Al momento non sono state trovate altre persone in mare.
"I migranti sono stati portati in salvo - racconta all'Adnkronos il sindaco di Lampedusa Totò Martello - e le motovedette sono uscite nuovamente per accertarsi che non ci siano persone in mare".