“Stiamo vivendo da circa 15 anni un’emergenza educativa che può rappresentare per i nostri ragazzi un’occasione per ripartire. Un problema che può essere risolto, mostrando ai giovani il bello della vita. Questi non vedono la scuola come un luogo dove costruire il futuro perché sono sfiduciati”. Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, a margine del convegno 'Dall’emergenza all’alleanza educativa. Liberare l’energia dei giovani italiani da trappole, disagi e dipendenze', tenutosi a Roma presso la Sala del Refettorio della Camera dei deputati.
“Per noi la scuola non deve essere un campo di sperimentazioni per i giovani e le tematiche legate alla sessualità devono rimanere in famiglia. La scuola deve formarli ma non deve sostituire i genitori su questi temi – ha continuato -. Tutto quello che riguarda la sfera della sessualità deve quindi restare fuori”.
“I ragazzi sono alla ricerca di un senso della loro vita e c’è una crisi esistenziale. Il problema dell’identità sessuale, che molti ragazzi che partecipano al pride rivendicano, sottolinea un problema grande”, ha concluso rispondendo alla domanda sul pride.