Nessuna traccia del cadavere di Francesca Deidda, la cui scomparsa era stata denunciata dal fratello il 30 maggio
Omicidio aggravato della moglie e occultamento di cadavere, con queste accuse è stato convalidato il fermo del marito di Francesca Deidda, la cui scomparsa dal paese di San Sperate, Sardegna, era stata denunciata dal fratello il 30 maggio. Le piste sul suicidio e la fuga volontaria era state subito scartate e le indagini si erano concentrate sui comportamenti di Igor Sollai.
Dalle indagini è emerso che l'uomo, un autotrasportare 42enne, dopo che si erano perse le tracce della donna avrebbe utilizzato il telefonino della moglie per far credere ad amici e parenti che fosse ancora viva. Le incongruenze nelle versioni fornite ai carabinieri hanno permesso di approfondire la situazione e scoprire che dopo aver ucciso la moglie si era sostituito a lei.
Era lui che spiegava ad amici e parenti della vittima che si trattava un allontanamento volontario, ma senza voler mai parlare al telefono. Con una mail aveva pure annunciato il suo licenziamento. I carabinieri hanno raccolto elementi sufficienti per incastrare il 42enne e stamattina è stato convalidato il fermo disposto dalla Procura di Cagliari. Nessuna traccia del cadavere di Francesca Deidda.