All'interno circa 15 persone. La Polizia Locale sta mettendo in sicurezza l'area togliendo bombole del gas e materiali elettrici
E' in corso da questa mattina lo sgombero del campo nomadi di via del Foro Italico. Sul posto la polizia locale di Roma Capitale con circa 50 agenti. All'interno sono state trovate circa 15 persone che saranno identificate sul posto. Gli uomini dei gruppi Parioli-Cassia, Gssu, Gpit, Spe, Rocs, alla presenza comandante generale Stefano Napoli, hanno messo in sicurezza la zona dalla presenza di bombole del gas e materiale elettrico mentre sono stati nastrati i moduli abitativi per evitare nuovi accessi. All'interno dell'accampamento è stato trovato un cane, preso in cura da personale veterinario. Le operazioni di bonifica dureranno diversi giorni.
Secondo quanto riferisce in una nota il Campidoglio, sul posto è presente la Sala Operativa Sociale che sta formulando proposte di presa in carico presso il circuito di accoglienza capitolino a tutte le fragilità presenti, mentre una soluzione permanente verrà loro assicurata in poche settimane. Garantito specifico supporto anche agli animali presenti, cani e gatti, tramite un'apposita unità a tutela del loro benessere.
"Le operazioni sono mirate a ripristinare un'adeguata condizione di salute pubblica e di legalità. Nell'area insiste infatti un'enorme discarica che rappresenta una forte minaccia ambientale per tutte le persone presenti nell'area e per i cittadini che abitano nel quartiere. A breve Ama inizierà gli interventi di bonifica della discarica, mettendo fine a una situazione di estrema pericolosità" spiega il delegato alla Sicurezza della Sindaca, Marco Cardilli.
FdI- “Questa mattina sono iniziate le procedure per lo sgombero dell’insediamento abusivo del Foro Italico con relativa bonifica dell’area. Una situazione ambientale ampiamente oltre i limiti della legalità, caratterizzata da roghi tossici che per anni hanno messo in pericolo la salute dei cittadini della zona, l’ultimo dei quali avvenuto non più tardi di sabato scorso, che ha portato alla luce la presenza di altre sessanta persone di origine filippina, tra cui molti bambini, costrette a vivere ai margini della società, il tutto in un contesto di degrado assoluto, denunciato con forza da Fratelli d’Italia e che ha portato il Comune di Roma ed il Municipio II a dover intervenire, seppure con tempistiche lunghissime”. Così Roberta Angelilli, membro dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia, Stefano Erbaggi, membro del direttivo romano di FdI, ed Holljwer Paolo Capogruppo FdI in Municipio II.
“Siamo soddisfatti di questa prima grande vittoria ottenuta in nome e per conto di cittadini e comitati, ormai esasperati da anni di totale abbandono da parte delle Amministrazioni competenti – proseguono - resteremo vigili nel verificare che l’area venga definitivamente liberata e restituita alla fruibilità pubblica, impedendo che si riverifichino nuovi fenomeni di occupazione abusiva della zona, con la compiacenza delle Autorità preposte al controllo”. “Non possiamo infatti non ricordare e denunciare i tentativi, avvenuti negli ultimi giorni, oltre che a mezzo stampa anche attraverso la presentazione di atti in Consiglio municipale, da parte di esponenti della Sinistra e di sedicenti associazioni di impedire la bonifica dell’area, giustificando tali azioni con la salvaguardia dei diritti umani. Ci domandiamo cosa ci sia di umano nel condannare decine di persone a vivere in una situazione di degrado totale e, soprattutto, che significato diano tali personaggi ai concetti di ‘diritto alla tutela della salute e rispetto della legalità’. Appare evidente che questi signori siano del tutto scollegati da quelle che sono le priorità ed i diritti fondamentali, mossi solo da politiche buoniste e offuscati da un non meglio precisata ideologia. Alla Raggi ed alla Presidente del Municipio II Del Bello rivolgiamo l’appello a continuare ad intervenire su tutte le situazioni sparse sul territorio romano e municipali che, al pari di questa, mettono a repentaglio la salute dei cittadini e che dimostrano come il modello dei campi nomadi sia totalmente indegno di una grande capitale europea come Roma”, concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia.