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Ricordi e scatti di Kasterine in Calabria, 'rapito' dalla moglie Carolina

Carolina balla con il nonno Domenico Fragale (Credit www.kasterine.it)
Carolina balla con il nonno Domenico Fragale (Credit www.kasterine.it)
12 aprile 2016 | 13.44
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C’è anche un pizzico di Calabria nelle influenze del genio artistico di Dmitri Kasterine, il fotografo di fama internazionale che è in esposizione a Bologna fino a maggio con una personale dedicata a Stanley Kubrick per il 45mo anniversario dell’uscita del celebre film Arancia meccanica.

Sua moglie Carolina è originaria di un comune della provincia di Cosenza e ricorda la sua terra con affetto. “I miei genitori vengono da Malvito, e i miei nonni, e i miei bisnonni; adesso ho molti zii e cugini che ancora vivono lì”, racconta all’Adnkronos. E poi “ci sono molti Malvitani a Mamaroneck, New York, il paese dove io sono cresciuta, così mi sento vicina a questo piccolo villaggio remoto”.

A Carolina Kasterine piace molto visitare Malvito. “Sono fortunata –dice- perché tanti miei parenti vivono ancora a Malvito e mi ricordano della vita calabrese. Non ci sono molte persone nel mondo che hanno questi legami e l’opportunità di conoscere la cultura e la lingua dei loro antenati”.

Per la moglie del celebre fotografo, “i calabresi, e particolarmente i Malvitani, sono le più generose, gentili e intelligenti persone che ho incontrato”. Per una ragazza cresciuta negli Stati Uniti, il valore della calabresità è saper assaporare le cose semplici della vita. “I miei familiari –racconta Carolina Kasterine- mi hanno insegnato a rallentare, e trovare il tempo per la famiglia e gli amici. La Calabria è la terra più bella del mondo, e questa si riflette nella bellezza della gente”.

La sua vita è da molti anni accanto al fotografo Dmitri Kasterine che ha immortalato con la sua macchina fotografica personaggi di fama mondiale tra registi, scrittori, uomini di cultura e dello spettacolo. “Penso -afferma Carolina- che la vita condivisa con un fotografo è un’esistenza significativa. Durante i nostri anni insieme, ho imparato a riflettere sulla bellezza di ciò che mi circonda, e mentre il tempo scorre, le foto ne catturano gli attimi fuggenti. In ultima analisi le fotografie sono i beni più preziosi della vita. Secondo me, tutti dovrebbero sposare un fotografo!”.

Tra i suoi ricordi a Malvito, Carolina Kasterine ne ha uno in particolare dal sapore intimo ambientato a Malvito, in Calabria: “Quando avevo circa dieci anni la mia mamma mi svegliò dicendo “Alzati Carolina, vieni con me…”. Mezzo addormentata, raccolsi la coperta e la seguii. Andammo dall’altra parte della stanza, e mamma apri il balcone e mi spiegò “Quando ero giovane, e faceva caldo, dormivo qui” e passammo così all’aperto la notte illuminata dalle stelle e dalla luna come ai tempi dell'infanzia di mia madre”.

Carolina ha osservato la bellezza delle montagne incontaminate a bordo della vespa di suo cugino Giovanni, “Ebbi una sensazione bellissima della campagna che turbinava intorno a noi. Devo essere sembrata troppo rapita quando ho telefonato a Dmitri più tardi quella sera, perché ha preso il primo aereo per l'Italia e mi ha raggiunta a Malvito”. Fu durante questo viaggio che Dmitri scattò le foto di Malvito che oggi fanno parte di una preziosa raccolta di scatti. Nei volti delle persone, in un’ambientazione che sembra lontana nel tempo c’è il fermo immagine di un piccolo paese della Calabria visto con gli occhi del grande fotografo Dmitri Kasterine.

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