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Propaganda Live, Alessia Ciarrocchi: la biologa e il monologo show

Propaganda Live, Alessia Ciarrocchi: la biologa e il monologo show
20 novembre 2020 | 22.40
LETTURA: 2 minuti

"La scienza è di tutti". Il monologo di Alessia Ciarrocchi incanta il pubblico di Propaganda Live e 'sbanca' su Twitter. "La scienza e la ricerca scientifica incarnano valori democratici. La scienza è di tutti, a prescindere da qualsiasi distinzione. È trasparente, sottoposta sempre alla valutazione di terzi", dice la biologa molecolare, introdotta Diego Bianchi con l'eloquente presentazione "ha un curriculum che prenderebbe tutto il prossimo blocco". "Mi chiamo Alessia Ciarrocchi, di professione cerco risposte. Sono uno scienziato e mi occupo di ricerca scientifica. Forse mai come gli ultimi tempi abbiamo sentito parlare di scienza e di ricerca, amate e odiate dall'opinione pubblica a seconda delle convenienze e dei punti di vista. Se in tempi di pace e prosperità, la scienza e la ricerca sono spesso quelle della lobby dei farmaci e dei vaccini, in tempi di emergenza e necessità come quelli che stiamo vivendo, attorno alla scienza si radunano le persone, come ultima speranza dell'umanità... La scienza è democratica? Molti dei miei colleghi pensano di no, perché la scienza che si basa su fatti ed evidenze non può lasciar spazio alle opinioni dei singoli. Per fare e dialogare di scienza uno dovrebbe essere formato a farlo. Io invece penso che la scienza e la ricerca scientifica incarnino valori profondamente democratici per una serie di motivi. La scienza è di tutti, opera per tutte le persone. La scienza è trasparente, sempre sottoposta alla valutazione di terzi. La scienza è pluralista, nessuno scienziato lavora da solo. È condivisa, i risultati sono a disposizione della comunità scientifica. È progressista, lavora sempre sull'idea che il domani che sia migliore dell'oggi. Affinché la scienza e la ricerca possano continuare ad essere democratiche, è necessario che continuino ad essere libere. In questo percorso non possono esserci condizionamenti di concetto, economici e logiche di profitto. Per essere libere e incarnare un valore democratico, scienza e ricerca devono essere pubbliche. Scienza e Ricerca sono un bene della comunità e da tutta la comunità deve essere sostenuta", dice Ciarrocchi.

La scienziata scala le tendenze di Twitter e l'hashtag #alessiaciarrocchi si fa largo tra le ricerche. Per l'identikit, è utile la presentazione che la biologa fornisce sul sito inviaggioconlaricerca.airc.it. "Sono biologa e mamma di due “bambine” di 11 e 13 anni. Proprio la volontà di crescerle in Italia mi ha portato a lasciare New York nel 2007, dopo tre anni e mezzo trascorsi al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center. Ora lavoro all’Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia, dove sono responsabile del Laboratorio di ricerca traslazionale, un nome poco comprensibile che indica però una ricerca diretta ai bisogni dei pazienti. L’obiettivo è “traslare” velocemente le nuove acquisizioni della ricerca di base in applicazioni pratiche per i malati", scrive.

"Da bambina ero un po’ ipercinetica, e lo sport è la mia valvola di sfogo. Cerco di non rinunciarci mai, nonostante il pochissimo tempo libero che mi lasciano il lavoro e la vita familiare. Per il futuro, spero di continuare a crescere: il nostro è un lavoro bellissimo, ma solo se si continua a essere stimolati e a divertirsi".

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