cerca CERCA
Domenica 22 Dicembre 2024
Aggiornato: 09:39
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Preghiera islamica al Politecnico di Torino, arriva la diffida di rettore e ministro Bernini

La Conferenza dei rettori: "Università sono luoghi laici"

Il Politecnico di Torino - Fotogramma
Il Politecnico di Torino - Fotogramma
24 maggio 2024 | 13.46
LETTURA: 2 minuti

Il Rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati, in pieno coordinamento con la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, venuto a conoscenza dell'annuncio di svolgimento della preghiera islamica del venerdì presso la sede centrale del Politecnico, ha immediatamente provveduto a inviare richiesta al Prefetto e al Questore di Torino di diffida dallo svolgere funzioni e attività presso le sedi dell'Ateneo nei confronti delle autorità religiose eventualmente coinvolte. Il Rettore e la Ministra "ribadiscono con forza i principi di indipendenza e laicità delle istituzioni universitarie".

Conferenza rettori: precedente preoccupante

"Le università sono luoghi di confronto e di espressione del libero pensiero, ma sono luoghi laici - ha detto Giovanna Iannantuoni, Presidente della Crui - . In questo senso, l’annunciata preghiera islamica del venerdì al Politecnico di Torino rappresenta per il sistema universitario un precedente preoccupante. La Crui si affianca alle dichiarazioni del rettore Corgnati e della ministra Bernini nel rivendicare l’indipendenza delle istituzioni accademiche".

Fdi: "Intollerabile inno alla jihad in Università'

"Se qualcuno pensa che la laicità delle istituzioni universitarie sia un concetto astratto, inviolabile per alcuni e sacrificabile per altri, si sbaglia di grosso: quanto accaduto a Torino, dove l'Università occupata è stata trasformata in una moschea, con tanto di inno alla jihad e preghiera islamica, è semplicemente intollerabile. Quando un'occupazione arriva a veicolare la guerra santa, anche per evitare il concreto rischio di proselitismo, lo sgombero è l'unica soluzione". Ad affermarlo Paola Ambrogio, senatrice di Fratelli d'Italia.

"Qui non è in gioco il principio di tolleranza - continua Roberto Ravello, dirigente regionale di Fratelli d'Italia - ma la completa disgregazione di valori al centro della nostra società. Se passa il messaggio per cui un'occupazione può impedire l'accesso a studenti, docenti e personale universitario e può, invece, consentire ad un imam di inneggiare alla jihad e all'antisemitismo, è la fine della società per come la conosciamo. Intere generazioni hanno lottato per la libertà, non saranno certo collettivi, anarchici e antagonisti, ma nemmeno l'Islam radicale, a mettere in discussione ciò che il coraggio e il sacrificio ci hanno donato. E' un concetto troppo prezioso per essere immolato sull'altare dell'integrazione".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza