Si restringe il perimetro di ricerca del coltello usato per assassinare la barista 33enne nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola nel bergamasco. Controlli anche con il metal detector, chiuse le strade a Terno d'Isola
Si sono concentrate sul torrente Buliga e sull'area verde di via Rota a Ternp d'Isola, a poche centinaia di metri dal luogo in cui la notte tra il 29 e il 30 luglio è stato compiuto l'omicidio di Sharon Verzeni, le ricerche dell'arma del delitto. L'area è stata passata al setaccio dai volontari del Mu.Re., il museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano, che collaborano con i carabinieri per individuare con i loro metal detector possibili indizi sull0omicidio.
L'ente, impegnato nella salvaguardia del patrimonio della Grande Guerra, va a caccia di reperti bellici e militari: oggi quegli strumenti sono stati usati nelle vie e nel parco di Terno d'Isola per ispezionare tombini e anfratti, a caccia del coltello (VIDEO), ancora introvabile.
Il parco "potrebbe essere stato il punto di fuga dell’eventuale assassino", ha spiegato ai giornalisti il sindaco di Terno d’Isola, Gianluca Sala. Per questo i grandi metal detector che i volontari del Mu.Re utilizzano per cercare i reperti stanno battendo il torrente e i cespugli che lo circondano in cerca di "ulteriori indizi utili alla prosecuzione delle indagini".
Le attività di ricerca proseguiranno anche nella giornata di giovedì 29 agosto. Nella mattina di oggi sono stati perlustrati i tombini di via Castegnate, la strada del delitto e la zona circostante. (dall'inviata Alice Bellincioni)