Presi di mira dai 'negazionisti' del Covid anche Mattarella e Speranza dopo le misure anti pandemia varate dal governo
Minacce sul web dai no vax al premier Mario Draghi dopo le misure anti covid adottate dal governo. Quattro persone sono indagate a vario titolo e a seconda delle posizioni per minacce aggravate, vilipendio della Repubblica e delle istituzioni, e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica. Tre di loro sono state perquisite oggi dalla Digos della Questura di Roma e dalla Polizia Postale nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Roma sugli insulti e minacce online, nei confronti del presidente del Consiglio, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del ministro della Salute, Roberto Speranza in relazione alle misure introdotte per contrastare il diffondersi del Covid-19.
Le perquisizioni hanno riguardato 3 persone residenti a Roma, Pomezia e Milano, di età comprese fra i 40 e i 60 anni. I contenuti dei profili social analizzati avevano in prevalenza carattere negazionista e No vax. Secondo quanto emerso gli indagati oltre a rilanciare fake news attraverso pseudonimi, creavano profili social attraverso cui facevano partire le minacce.
Dalle prime ore della mattina, gli agenti hanno effettuato quattro perquisizioni personali, locali e informatiche, delegate dalla procura della Repubblica di Roma a carico di altrettante persone residenti in varie località del territorio nazionale che hanno avuto un ruolo significativo nella campagna d’odio, veicolata sul web anche attraverso insulti e minacce, nei confronti del Presidente del Consiglio, soprattutto a seguito delle misure adottate per il contenimento della pandemia.
Nell'ambito delle indagini, è emersa l’esistenza di 'falsi profili' intestati proprio al Premier. Sono inoltre state individuate alcune pagine web che fanno esplicito riferimento al presidente del Consiglio e al suo operato istituzionale dove compaiono espressioni offensive e minatorie.