"Diritto al dissenso ma vi sono elevate criticità per l'ordine pubblico"
Piazze no Green Pass e potenziale aumento dei contagi Covid. "I questori ora potranno vietare cortei", stabilisce la direttiva del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, inviata a questori e prefetti, contenente le indicazioni sullo svolgimento delle manifestazioni di protesta con le misure sanitarie in atto. La direttiva precisa che le "restrizioni" potranno essere "valide anche per manifestazioni su altri temi". C'è, si legge, "diritto al dissenso ma vi sono elevate criticità per l'ordine pubblico", si sottolinea nella direttiva, che chiama i "prefetti" a individuare i "luoghi interdetti alle manifestazioni" da cui deriva un "potenziale pericolo per l'aumento dei contagi".
''Per assicurare la più efficace tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica determinate manifestazioni potranno tenersi esclusivamente nel rispetto di specifiche modalità di carattere restrittivo, per le quali, ad esempio potrà essere disposto lo svolgimento in forma statica in luogo di quella dinamica, ovvero prevista la regolamentazione di percorsi idonei a preservare aree urbane nevralgiche''. Si precisa, inoltre, nel testo, ''nell'esercizio del potere del questore andrà valutata ogni altra prescrizione finalizzata al rispetto delle misure anti-contagio''.
Le manifestazioni contro le misure sanitarie di contenimento del contagio da Covid-19 e l'obbligo di Green Pass, ''che sono rappresentative del diritto a esprimere il dissenso stanno determinando tuttavia elevate criticità sul piano dell'ordine e della sicurezza pubblica nonché sul libero esercizio di altri diritti, pure garantiti, quali in particolare quelli attinenti allo svolgimento delle attività lavorative e alla mobilità dei cittadini con effetti peraltro particolarmente negativi nell'attuale fase di graduale ripresa delle attività sociali ed economiche''.
Andranno pianificati ''adeguati servizi di ordine pubblico, per la cui predisposizione i questori potranno avvalersi del concorso della polizia locale, ai fini di una mirata attività di presidio e vigilanza alle zone interessate allo svolgimento delle manifestazioni pubbliche''.
''Sulla base delle determinazioni adottate dai prefetti, i questori eserciteranno i poteri previsti dall'articolo 18 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e delle connesse disposizioni regolamentari provvedendo ad adottare, laddove necessario, i divieti e le prescrizioni riguardanti lo svolgimento delle manifestazioni preavvisate - si precisa nella direttiva -. Laddove gli stessi questori non ravvisino esigenze impeditive, potranno adeguatamente modulare, per le aree diverse da quelle individuate come sensibili, l'esercizio del loro potere prescrittivo e confermativo in ragione di considerazioni fattuali, di tempo e di luogo, o di altre rilevanti circostanze quali il coinvolgimento nella manifestazione di un numero elevato di partecipanti''.
"Si conferma che la cornice istituzionale più idonea per una valutazione collegiale e complessiva delle diverse situazioni che vengono in evidenza è rappresentata dal comitato provinciale per l'ordine la sicurezza pubblica. È nell'ambito di questo contesto che dovranno essere valutati, grazie anche all'apporto dei sindaci nella loro veste di autorità sanitaria locale, i profili di criticità suscettibili di caratterizzare taluni luoghi del tessuto urbano cittadino, alla luce dell'andamento del fenomeno epidemiologico".