Ieri l'incontro a Linate, dove sono state portate le fiale dai Carabinieri che erano state prelevate dai Nas a Cremona "e abbiamo preso le altre scatole che contenevano i vaccini". "Ho disposto che fosse rispettata la catena del freddo - dice il pm Gaetano Bono - abbiamo fatto una analisi di mercato approfondita per vedere in che modo e in quali condizioni potessero viaggiare". "E abbiamo trovato un'azienda che ci ha fornito queste scatole che poi riescono a mantenere la temperatura - dice ancora il pm Bono - hanno dentro delle piastre che garantiscono la temperatura fino a 12 ore. E dentro ogni box c'era un datalogger, che è una specie di penna usb che registra durante tutto il trasporto la temperatura. E appena viene sconfezionata la scatola, il datalogger si inserisce nel computer e genera un pdf che da l'analisi della temperatura, minuto per minuto. Così abbiamo potuto valutare che tutti i vaccini hanno viaggiato nel rispetto della catena del freddo. Anche questo è stato oggetto di accertamento. E oggi si fanno le analisi vere e proprie. Che saranno fatte oggi e il prossimo 20 aprile". Il risultato arriverà tra tre settimane.
"Avrei fatto volentieri queste analisi in Italia - dice ancora il pm Bono all'Adnkronos - quindi ho cercato di vedere chi poteva farle, ma questo tipo di analisi non si possono fare in Italia. L'unico laboratorio europeo ufficiale deputato a questa analisi e al controllo di ogni lotto è il Rivm, in Olanda. Un altro è in Gran Bretagna perché con la Brexit hanno tutte le loro istituzioni. Quindi, in Italia non c'è il metodo certificato per fare la stessa analisi. Se l'avessero fatta in Italia non avrebbero potuto certificare che è stata fatta secondo il metodo stabilito per il rilascio del lotto che si chiama in inglese 'Batch release'. Un certificato che viene rilasciato prima che ogni lotto venga immesso nel commercio. Vanno a controllare tre cose: l'aspetto, l'identità e l'attività. In particolare, l'attività e l'identità sono i test più importanti che danno indicazioni certe riguardo al principio attivo. L'Istituto superiore di Sanità, quando mi ha scritto un paio di settimane fa, mi ha detto che non aveva implementato i metodi analitici per determinare l'identità del vaccino. Loro possono fare altri controlli, ma non questo".
"Intanto lo facciamo in Olanda e parallelamente lo faremo in Italia", aggiunge il pm Bono. "L'analisi vuole essere completa", dice. "Il tutto è avvenuto in tempi record, noi non ci siamo mai fermati", aggiunge.
Il pm Bono è andato in Olanda non solo per verifica del rispetto della catena del freddo, ma per dare esecuzione all'ordine europeo di indagine penale. "E' uno strumento importante di collaborazione tra autorità giudiziarie europee - sottolinea il magistrato - Quindi, l'Italia emette un ordine che viene eseguito volontariamente dalle autorità giudiziarie europee. Loro hanno fatto in modo che io facessi la mia indagine fuori dal territorio nazionale. E il tutto è stato fatto in tempi record".