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Migranti, Schlein: "Nella destra gara a chi è più cattivo"

"Al governo completamente incapaci di gestire l'accoglienza". Sulla manovra: "Ci confronteremo ma idea è grande manifestazione a fine ottobre"

Elly Schlein (Fotogramma)
Elly Schlein (Fotogramma)
15 settembre 2023 | 21.56
LETTURA: 2 minuti

Si stanno scatenando in una gara a chi è più cattivo senza fornire le risposte che servono a chi arriva, ai sindaci, ai territori”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla festa del Pd torinese interpellata sulla questione migranti. “Il governo di Giorgia Meloni è composto da forze politiche che hanno intossicato il dibattito di questi ultimi 20 anni sul tema dell’immigrazione ma che appena arrivati al governo hanno dimostrato di essere completamente incapaci di gestire l’accoglienza”, ha aggiunto. “Quando sento Calderoli accusare Meloni che si stava meglio quando al ministero dell’Interno c’era Salvini ricordo che allora c’era una grande violazione dei diritti umani”, ha dichiarato Schlein.

Salari

La leader dem si è poi soffermata su alcune dichiarazioni della premier. “Giorgia Meloni ha detto che difende Dio, la famiglia e la patria. Noi per ora ci accontentiamo di difendere i salari delle famiglie anche di quelle che loro discriminano”, ha affermato Schlein. “Noi vogliamo difendere chi non sa più a che santo votarsi, ci occupiamo di mettere al centro la questione sociale nel Paese”, ha sottolineato la segretaria del Pd.

Manovra

Riguardo alla manovra economica, “ci confronteremo in queste settimane ma l’idea è quella di fare una grande manifestazione di piazza a Roma a fine ottobre. Vogliamo chiedere di più e vogliamo chiedere risposte prima che sia troppo tardi, non vogliamo aspettare di vedere piombare in Parlamento una manovra dove non ci saranno le priorità che il Pd ha in testa per il Paese”, ha detto la leader dem.

Riforme

Quanto alle riforme, “ha ragione chi dice che questa idea del premierato è ancora più pericolosa e dannosa dal punto di vista dell’ordinamento costituzionale rispetto all’elezione diretta perché indebolisce e toglie del potere del presidente della Repubblica e altrettanto non rafforza il Parlamento che ne avrebbe bisogno”. “Noi abbiamo portato al governo le nostre proposte e le nostre posizioni quando qualche mese fa siamo stati convocati sulle riforme costituzionali e abbiamo subito dichiarato la nostra indisponibilità sull’elezione diretta del presidente della Repubblica e su qualsiasi altra riforma che indebolisca le prerogative dell’istituzione che ha garantito la stabilità e la credibilità internazionale del Paese”, ha aggiunto.

Europee

Poi sulle europee: “Capolista del Pd alle europee? È l'ultimo dei problemi, ho una responsabilità molto più importante: costruire una lista che racconti la società che noi vogliamo costruire. Questo da segretaria è l'impegno più importante che avrò davanti nei prossimi mesi". Quanto al risultato che auspica per il partito alle prossime tornate elettorali, Schlein ha ribadito: “Penso che sarà una grande sfida collettiva, non sono appassionata di asticelle che portano anche un po' sfiga: non voglio pensare alle asticelle ma a portare alle urne le persone deluse che non vanno più a votare”.

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