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Migranti, sbarco da nave Rise Above a Reggio. Ispezione su Geo Barents

Legali Humanity 1 presentano ricorso a Tribunale di Catania per sbarco immediato dei migranti ancora a bordo, ora in sciopero della fame

08 novembre 2022 | 08.42
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E' giunta stamane nel porto di Reggio Calabria la nave Rise Above con a bordo 89 migranti. Alla nave ieri è stato assegnato un porto in quanto, a differenza della Humanity 1 e la Geo Barents, si tratta di un evento Sar. Sbarcati tutti gli 89 migranti a bordo. La nave è stata scortata fino al porto da una motovedetta della Guardia di finanza e una della Capitaneria di porto. L'ong Mission Lifeline ha pubblicato su Twitter i video che documentano l'arrivo della nave.

GEO BARENTS - Ispezione sulla Geo Barents al porto di Catania. "I medici che stanno facendo ispezione a bordo diranno quante persone devono scendere in base al loro criterio, noi continuiamo a spingere affinché scendano tutti Questa seconda visita non è un favore, è un dovere. E' un obbligo assistere queste persone. Abbiamo cura del loro benessere" dice il capo missione di Msf Juan Matias Gil. "Alla Geo Barents non è arrivata alcuna comunicazione dalle autorità italiane di lasciare il porto".

"Sono due medici psicologi e stiamo aspettando un medico clinico per verificare le infezioni cutanee - evidenzia il capo missione della Geo Barents - L’ispezione a bordo dell’Usmaf è avvenuta in seguito alla nostra richiesta di ieri". A bordo della nave ci sono 212 migranti.

La portavoce della Commissione Europea per gli Affari Interni Anitta Hipper, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ha spiegato che i due cittadini siriani che hanno raggiunto a nuoto il molo di Catania partendo dalla nave Geo Barents hanno diritto di chiedere asilo nell'Ue. "I cittadini di Paesi terzi presenti sul territorio, incluse le acque territoriali - ha risposto a una domanda sul punto - possono fare domanda di asilo e, in quel caso, è richiesto agli Stati membri di dare effettivo accesso alle procedure d'asilo. Abbiamo un chiaro quadro giuridico in vigore". Hanno diritto di avere accesso alla procedura per chiedere asilo, quindi, anche i cittadini di Paesi terzi presenti nelle acque territoriali italiane.

Uno dei due siriani che ieri si era lanciato in mare dalla nave Geo Barents è stato portato via in ambulanza. Si tratta della persona che come riferito da una operatrice di Msf, aveva 39 di febbre.

Sulla nave "la situazione è critica. Queste sono persone rimaste a bordo dopo dodici giorni su una nave, li abbiamo recuperati su dei barconi instabili e l’unica fortuna che il mare era calmo sennò parlavamo di cadaveri. Al momento stiamo cercando di tranquillizzarli, ci sono psicologi a bordo e ieri abbiamo fermato un’altra persona che voleva lanciarsi in mare" ha detto Candida Lobes di Msf.

HUMANITY 1 - I legali della Humanity 1 hanno presentato il ricorso al Tribunale civile di Catania con cui si chiede al giudice di ordinare lo sbarco immediato dei 34 migranti rimasti ancora a bordo. E' stato inviato con il metodo telematico dal legale della ong tedesca, l'avvocato Riccardo Campochiaro. E' ancora in preparazione il ricorso che sarà presentato al Tar del Lazio contro il provvedimento che impone al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con i migranti a bordo, disposizione che non ha una scadenza.

Sono in tutto 99 i minorenni non accompagnati scesi dalla nave Humanity 1 e sono stati affidati a strutture idonee; 94 ragazzi che sono adesso a Ragusa, e quattro ragazze, tre a Piazza Armerina (Enna) e una a Giarre (Catania). Non risultano invece minorenni non accompagnati scesi dalla Geo Barents. E' quanto emerge dai report della Questura di Catania alla procuratrice per i minorenni di Catania, Carla Santocono.

I presenti sulla Humanity1 ormeggiata al porto di Catania hanno ufficialmente iniziato da oggi lo sciopero della fame. Lo si apprende da componenti della stessa Ong.

OCEAN VIKING - "La situazione sulla Ocean Viking è diventata insostenibile, ci sono 234 persone tra le quali 55 minori che hanno bisogno di sbarcare immediatamente" afferma Francesco Creazzo di Sos Mediterranee raccontando la situazione a bordo della nave ancora in acque internazionali non lontano da Pozzallo. "La situazione a bordo dopo venti giorni in mare è di tensione. Non ce la fanno più con diversi casi medici a bordo. Diciassette persone che hanno bisogno di essere diagnosticate e tre, certamente, di essere ospedalizzate, una in particolare ha la polmonite e non risponde agli antibiotici". "Le autorità sono informate della situazione a bordo della Ocean Viking ma non c’è ancora alcuna risposta positiva" dice Creazzo.

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