Seconda edizione del seminario annuale organizzato dal Network Europeo sulla Giustizia a Misura di Minorenne (Cfj-En)
Si è aperta a Genova la seconda edizione del seminario annuale organizzato dal Network Europeo sulla Giustizia a Misura di Minorenne (Cfj-En), dal titolo 'Trasformare i sistemi di giustizia per i minorenni migranti', in programma il 26 e il 27 ottobre nella doppia sede di Palazzo Imperiale (piazza Campetto 8) e la sala conferenze dell’Istituto Nautico San Giorgio (Porto Antico). L’evento - si legge in una nota - ospitato da Defence for Children International Italia, organizzazione co-fondatrice del Network europeo, è stato presentato oggi in conferenza stampa alla presenza di Pippo Costella, Direttore di Defence for Children International Italia, Benoît Van Keirsbilck Direttore Defence for Children International Belgio, Vicepresidente della Cfj-En e membro del Comitato Onu sui diritti dell'infanzia, e Theoni Koufonikolakou, Garante greca per l'infanzia, ex-presidente della Rete europea dei Garanti per l’Infanzia e l’Adolescenza (Enoc).
Il Seminario vedrà la partecipazione di una lunga serie di agenzie, operatori e funzionari nell’ambito della giustizia minorile provenienti da tutta Europa, con l’obiettivo di riaffermare i livelli di tutela delle persone minorenni migranti che giungono in Europa. "Non esiste alcuna emergenza, è solo un pretesto usato dai governi per coprire l’inadempienza dello Stato italiano nell’applicazione degli standard internazionali in materia di tutela dei minorenni migranti, ma anche delle leggi che ci siamo dati. E addirittura, con un decreto legge d’urgenza, denominato Cutro, si cancellano gli elementi fondamentali della nostra cultura giuridica", ha dichiarato Pippo Costella, direttore di Defence for Children International Italia.
"Grazie a questo evento internazionale, ci piacerebbe che arrivasse dall’Italia e da Genova un forte messaggio e un appello importante a tutte le istituzioni, locali e nazionali: che questi ragazzi non rappresentano un problema ma una risorsa preziosa e un’energia nuova in una società che si sta spopolando, specie a Genova, nella città più anziana d’Europa". I recenti sviluppi politici nel nostro Paese generano forti preoccupazioni in merito al rispetto dei diritti fondamentali dei minorenni stranieri non accompagnati, con riferimento a diverse misure considerate da molti illegittime, tra queste il trasferimento dell’onere per i ragazzi di dover dimostrare la propria minore età, il mancato rispetto degli standard internazionali in merito alle procedure di accertamento dell'età, il collocamento e la detenzione di persone minorenni in strutture con adulti.
È ormai chiaro come il risultato di una mancata accoglienza per i minorenni migranti si rifletta in un appesantimento del sistema di giustizia penale minorile, nell’ingresso in circuiti di sfruttamento e tratta, nell’aumento di problematiche sociali e di positiva integrazione. Su questa linea le parole di Benoit Van Keirsbilck, Direttore di Defence for Children Belgio e Membro del Comitato Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza: "Siamo molto preoccupati dei trend che vediamo svilupparsi ora, perché molto spesso questi ragazzi sono visti come migranti prima di essere considerati come minorenni, sono trattati come autori di reato invece di ricevere la protezione che dovrebbero ricevere", ha spiegato Van Keirsbilck.
"Vediamo che in generale la reazione degli Stati è negativa nei loro confronti. Sappiamo bene che, se noi li trattiamo bene, se rispettiamo i loro diritti, essi potranno contribuire positivamente alla società che li accoglie, portando quindi un valore aggiunto ai loro contesti di accoglienza". Al termine delle due giornate di incontri, riconoscendo il fondamentale ruolo dell’Italia nel contesto europeo così come l’avanzata legislazione nazionale sul tema, il Network Europeo intende indirizzare all’attenzione della Presidente del Consiglio Meloni una sintesi delle problematiche emerse durante il dibattito e alcune essenziali proposte specifiche perché politiche e strategie possano allinearsi e riallinearsi con i principi e le norme internazionali e nazionali.
"I minorenni in movimento si sentono indifesi e intrappolati nei nostri sistemi che non riconoscono e non rispettano i loro bisogni", ha aggiunto Theoni Koufonikolakou, Garante greca per l'infanzia, ex-presidente della Rete europea dei Garanti per l’Infanzia e l’Adolescenza (Enoc). "Invece di farli sentire protetti per incoraggiarli a svilupparsi, prosperare e contribuire alle nostre società, li esponiamo a rischi mortali consentendo la pratica dei respingimenti. Sabotiamo il loro accesso alla giustizia e ostacoliamo la loro inclusione, privandoli di informazioni adeguate, sottoponendoli a procedure complicate e traumatiche. Alimentiamo la loro angoscia e l'incertezza sul futuro rifiutando loro i documenti dopo la maggiore età. In questo modo perdiamo la loro fiducia e finiamo per minare la nostra coesione sociale. In questo modo i bambini diventano dolorosamente vulnerabili agli abusi e alle reti criminali di sfruttamento. È importante esaminare le nostre debolezze, elaborare le nostre paure e riluttanze e capire che i ragazzi in movimento, siano essi accompagnati, non accompagnati o separati, sono prima di tutto persone minorenni e devono essere trattati come tali".
17 i relatori e un centinaio i partecipanti in rappresentanza di 20 Paesi: oltre all’Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Libano, Lituania, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Spagna, Svizzera e Ungheria. Il seminario è stato inaugurato questa sera alle 18.00, con il ricevimento di benvenuto, l’apertura dei lavori con interventi di Carla Garlatti, Autorità Garante Indipendente per l’Infanzia e l’Adolescenza in Italia; Guia Tanda, Garante Regionale per l'infanzia e l’adolescenza della Regione Liguria; Pippo Costella, Direttore di Defence for Children International Italia; Benoît Van Keirsbilck Direttore Defence for Children International Belgio, Presidente della Cfj-En, Membro del Comitato Onu sui diritti dell'infanzia, Belgio; Theoni Koufonikolakou, Garante per l'infanzia Grecia, ex-presidente della Rete europea dei Garanti per l’Infanzia e l’Adolescenza (Enoc), Grecia.