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Speciale Papa: Lotito/Albertini, i suoi valori validi anche nello sport

Il presidente della Lazio: "Una guida quotidiana nella mia vita e nella mia attività professionale". L'ex calciatore: "Colpito dalla sua umiltà da 'don' più che da Pontefice"

Speciale Papa: Lotito/Albertini, i suoi valori validi anche nello sport
11 marzo 2015 | 17.17
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I valori della solidarietà, dell'onestà, dell'amicizia predicati da Papa Francesco sono validi anche nel mondo dello sport: ne sono convinti il presidente della Lazio Claudio Lotito e il dirigente sportivo ed ex calciatore della Nazionale Demetrio Albertini, sentiti dallAdnKronos, contrapposti nella 'partita' per scegliere la guida della Figc ma uniti nel promuovere a pieni voti Jorge Mario Bergoglio per i suoi primi due anni di pontificato.

"Per me, cattolico fervente e praticante, la Chiesa ed il suo Verbo sono sempre stati una guida quotidiana nella vita e nella mia attività di imprenditore - assicura Lotito - Il pontificato di Francesco ha costituito per i credenti una ventata di freschezza umana che ha dato corpo ai sentimenti più vivi della religione cattolica: la carità, il perdono, la fratellanza, l’accoglienza, solo per citare quelli a me più cari. Il Papa ha aperto la casa di Dio a tutti, indicando l’attualità del Vangelo come regola di vita quotidiana ed invitando le persone ad applicarla".

Soprattutto, osserva il presidente della Lazio, "i valori del cristianesimo sono tornati ad essere valori di tutti, ai quali ispirarsi nelle azioni di ogni giorno, e questo ha determinato nuovi entusiasmi e nuovo orgoglio nel dichiararsi figli di Dio. Papa Francesco ci mostra, in ogni occasione, che il Suo dire non è soltanto predicare il cristianesimo, ma è agire in conformità dell’insegnamento di Cristo ed urlarne al mondo intero l’attualità".

L'ex calciatore, colpito dalla sua umiltà da 'don' più che da Pontefice

Demetrio Albertini si dice "impressionato dal fatto che Papa Francesco si sia spogliato di tutti gli orpelli, dalla sua decisione di andare ad abitare nel residence di Santa Marta anziché nell'appartamento papale del Palazzo Apostolico, di vestire semplicemente di bianco con una croce d'argento, senza velluti e senza ori. Semplicità che poi ripropone anche nei suoi gesti quotidiani e nelle parole che rivolge alla gente".

Per l'ex calciatore, "Bergoglio dà l'idea di un 'don' prima che di un papa, una sorta di parroco della diocesi Mondo. Lo stesso nome che ha scelto, Francesco, anticipava questa scelta di semplicità; scelta che poi ha mantenuto nelle azioni e nelle decisioni successive".

E poi, "è un Papa che si interessa molto al mondo dello sport, che conosce lo spirito degli sportivi, il saper giocare 'di squadra' senza individualismi o corporativismi; il raggiungere l'obiettivo attraverso l'impegno e il sacrificio del lavoro; e anche il messaggio di integrazione della cultura sportiva. Bellissimo poi l'invito a giocare all'attacco nella vita: condivido anch'io l'atteggiamento di non giocare in difesa ma in attacco, per cercare di vincere anche a rischio di perdere".

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