La direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano: "Dicevamo 'sarà poco più grave di un'influenza', ora siamo attoniti". Iss: "Nessuna evidenza che il virus sia mutato"
di Paola Olgiati
Il coronavirus Sars-CoV-2 "potrebbe essere mutato". Ad avanzare l'ipotesi è Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento contro Covid-19. L'esperta esprime "un pensiero convergente" con quello della virologa Ilaria Capua, docente all'università della Florida: "In Lombardia c'è qualcosa che non comprendiamo. Si sono superati i morti della Cina in un'area infinitesimamente più piccola e in un tempo minore".
Iss: "Nessuna evidenza che il virus sia mutato"
"Sta succedendo qualcosa di strano - avverte Gismondo parlando all'AdnKronos Salute - In Lombardia c'è un'aggressività che non si spiega. Le ipotesi possono essere tutte valide", precisa, ma "una è che il virus sia forse mutato". Per questo "lancio un appello alla comunità scientifica: uniamoci per capire - esorta la virologa - Se tutti ci mettiamo insieme e ne studiamo un pezzetto, probabilmente riusciremo a comprendere".