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Incidente Casal Palocco, testimone: "A Di Pietro chiesto di andare piano"

Il racconto agli inquirenti di uno degli youtuber che era nel suv: "Ho avuto la percezione che stesse andando veloce"

Incidente Casal Palocco, testimone:
27 giugno 2023 | 15.25
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Già il giorno precedente all’incidente a Casal Palocco gli amici che erano in auto con Matteo Di Pietro lo avevano invitato ad andare piano. E’ quanto emerge da una testimonianza contenuta nell’ordinanza con cui il gip di Roma Angela Gerardi nei giorni scorsi ha disposto gli arresti domiciliari per Matteo Di Pietro, il giovane indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni che era alla guida del suv Lamborghini coinvolto nell’incidente in cui ha perso la vita il piccolo Manuel di 5 anni.

“Ero seduto sul sedile centrale posteriore, non guardavo la strada perché avevo in mano la telecamera e mi stavo riprendendo, mentre rivolgevo domande a chi era con me del tipo: ‘A chi piace questa macchina? Ci sei mai salita?’. E una volta finita di registrare la scena, rivolto a Matteo gli ho chiesto di andare piano”, ha raccontato agli inquirenti uno dei ragazzi che viaggiava a bordo del suv.

“Ho avuto la percezione che stesse andando veloce; ne avevo avuto la certezza una volta vista la Smart. Anche un altro di noi si era raccomandato con Matteo di andare piano sia pochi minuti prima dell'incidente, sia nei giorni precedenti. Al momento dell’incidente - ha sostanzialmente riferito - stavo registrando con la telecamera piccola, mentre un altro amico stava utilizzando quella più grande. Matteo sapeva di essere ripreso all'interno dell'auto, ma non interagiva con la telecamera”.

LA RAGAZZA NEL SUV: "HO CHIUSO GLI OCCHI PER LA PAURA, POI HO SOCCORSO MANUEL"

"Ho chiuso gli occhi per la paura e l’ultima immagine che mi è rimasta impressa è quella della macchina orizzontale ferma davanti a noi. Matteo non andava sicuramente a 40 km orari ma nemmeno eccessivamente veloce e una volta che aveva visto la Smart ha provato a frenare”. E' la testimonianza resa agli inquirenti dalla ragazza che si trovava sul Suv Lamborghini guidato da Matteo Di Pietro.

"Dopo l’impatto sono scoppiati entrambi gli airbag. Sono scesa per ultima dalla macchina perché la portiera era bloccata dalla Smart e immediatamente ho prestato assistenza al piccolo Manuel” ha spiegato.

Un’altra testimone, che si trovava in auto su via di Macchia Saponara in direzione via Cristoforo Colombo, ha riferito di aver assistito all’incidente e dopo aver sentito un urto "aveva visto davanti a sé una Lamborghini di colore azzurro che trascinava una Smart Forfour bianca fin sul marciapiede". La donna ha detto inoltre di aver prestato i primi soccorsi. "Scesa dalla propria auto, aveva visto la Smart con all’interno una donna dal lato guida, con la cintura indossata e sui seggiolini posteriori una bambina a destra e un bambino seduto sul rialzino a sinistra, entrambi assicurati con le cinture di sicurezza".

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