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Incidente Casal Palocco, TheBorderline non guadagneranno più da canale su YouTube

"Ogni creator dovrebbe essere responsabile sia dentro che fuori la piattaforma"

(Fotogramma)
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19 giugno 2023 | 22.16
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I TheBorderline non potranno più guadagnare dal loro canale. E' quanto afferma un portavoce di YouTube in una nota in merito alla vicenda dell'incidente avvenuto la scorsa settimana a Casal Palocco, a Roma. Nello schianto, in cui è rimasta coinvolta la Lamborghini su cui viaggiavano gli YouTuber, è morto un bambino di 5 anni. "Siamo profondamente addolorati per la tragedia. Abbiamo rimosso gli annunci dal canale The Borderline in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator a seguito di comportamenti dannosi per la community di YouTube. Ogni creator di YouTube dovrebbe essere responsabile sia dentro che fuori dalla piattaforma. Di conseguenza questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità", la posizione di YouTube.

I TheBorderline hanno annunciato già lo stop alle attività sul loro canale YouTube. "I TheBorderline esprimono alla famiglia il massimo, sincero e più profondo dolore - hanno scritto gli youtuber in un messaggio- Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai più essere come prima. L'idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest'ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel".

Il governo, intanto, potrebbe varare una stretta sull'attività degli youtuber. "Su questo punto bisognerà intervenire, i termini e i modi è prematuro dirli, sono sempre convinto che le pene eccessive non servano per evitare i reati, ci vogliono delle condotte di anticipazione del reato, degli strumenti di prevenzione, qualche volta anche non penali, perché poi la sanzione arriva sempre troppo tardi, quando si punisce qualcuno il reato è già accaduto", le parole di Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, a 24 Mattino su Radio 24. "Una specificazione di questi reati, per queste nuove condotte che hanno la capacità di essere veloci, rapide e persuasive da raggiungere più rapidamente gli obiettivi illeciti, una riflessione certamente è necessaria".

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