L'allenatore dell'Inter ascoltato dalla Squadra Mobile di Milano sull'inchiesta 'Doppia curva'
L'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi è stato sentito dalla squadra mobile di Milano, nell'ambito dell’inchiesta 'Doppia curva' che ha portato all'azzeramento dei vertici delle tifoserie dei due club milanesi. Inzaghi, non indagato, è stato sentito come persona informata sui fatti.
"Non ho subito minacce dalla curva dell'Inter", dice l'allenatore nerazzurro che parla di "richiesta" di biglietti, in occasione della finale della Champions League da parte della curva Nord, davanti a personale della squadra Mobile. Inzaghi ha risposto alle domande dopo che nelle intercettazioni erano emersi dei contatti con il leader della curva Nord Marco Ferdico, uno degli arrestati e ritenuto tra i promotori dell’associazione a delinquere che avrebbe controllato i traffici illeciti intorno allo stadio.
Ferdico avrebbe sollecitato l'allenatore a intervenire sui vertici del club per avere più biglietti per la finale di Istanbul del 2023. Secondo quanto ricostruito nell’ordinanza che ha portato agli arresti, la richiesta di Ferdico al mister era stata di "intervenire con la società" per avere più biglietti e da Inzaghi sarebbe arrivata "la promessa" di intercedere per accontentare la curva Nord e avere più tifosi al proprio fianco nella delicata trasferta.
Inzaghi "ha risposto ha tutte le domande. La sua è stata una testimonianza pulita e con risposte esaurienti", dice una fonte investigativa. La sua presenza, inizialmente fissata in questura, è stata spostata in un altro ufficio per aggirare la presenza dei giornalisti che stamattina presidiavano la questura in via Fatebenefratelli.
Già domani, o al massimo dopodomani, saranni sentiti (salvo sorprese) il vicepresidente del club nerazzurro Javier Zanetti e il calciatore rossonero Davide Calabria, anche loro estranei all'indagine ma tirati in ballo da alcune conversazioni intercettate. L'interista Hakan Calhanoglu dovrebbe essere sentito dopo la partita della Nazionale, mentre potrebbe essere superflua la testimonianza di Milan Škriniar, attuale difensore del Paris Saint-Germain e della nazionale slovacca.