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Il sindaco di Amatrice: "Risorgeremo, lo dobbiamo alle vittime"

(Afp)
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26 agosto 2016 | 14.15
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"Mancano ancora persone, tanti amici". Lo ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, incontrando i cronisti nel paese devastato dal terremoto. Pirozzi ha spiegato di aver collaborato all'individuazione dei dispersi e che all'appello mancano meno di quindici persone. "Amatrice - ha assicurato il sindaco - risorgerà, lo dobbiamo alle vittime, a coloro che stavano qui, che sono tutti miei concittadini, turisti compresi".

"Stamattina mi ha chiamato Renzi, mi ha detto 'mister, come stai?', e io gli ho risposto 'barcollo ma non mollo'", ha aggiunto Pirozzi che ha poi ringraziato il premier per quello che ha fatto e la "macchina dell'Italia", che, ha detto, "è stata straordinaria". "Sono convinto che le promesse che mi sono state fatte verranno mantenute", ha aggiunto. "Ho fatto un'ordinanza di interdizione della zona rossa perché contestualmente entro domani o dopodomani un pool tecnici dovrà fare le verifiche sull'intero territorio comunale per capire quali case siano agibili", ha spiegato ancora.

"Con le scosse di ieri e soprattutto con quella di questa mattina, la situazione dei crolli è notevolmente peggiorata, in questo momento di emergenza dobbiamo garantire che la comunità di Amatrice non rimanga isolata e che possano arrivare e operare i soccorsi. Oggi - ha detto ancora- dopo il sopralluogo al Ponte a Tre Occhi, con un’ordinanza condivisa da tutti, abbiamo trovato un percorso alternativo per arrivare ad Amatrice. Anche al ponte di Retrosi, dopo un nuovo crollo causato dalla scossa di questa mattina, sono intervenuto con un’ordinanza sindacale per bypassare l’impedimento alla circolazione stradale e far passare i mezzi di soccorso". "Non vi nascondo la mia profonda preoccupazione per lo stato del Ponte Rosa - ha ammesso - che si trova in una condizione sospesa tra il crollo e il non crollo: speriamo che regga, altrimenti Amatrice resterà fuori da ogni collegamento".

Alle domande sul crollo della scuola del paese, nonostante sia stata costruita secondo le norme antisismiche, il primo cittadino ha risposto: "Ci siamo costituiti parte civile, se emergeranno delle responsabilità saremo parte lesa. Se è stato fregato qualcuno è stato fregato il comune di Amatrice. Abbiamo notificato oggi ai carabinieri la costituzione di parte civile e tutta la documentazione è agli atti", ha detto, chiarendo che "stiamo individuando un'area idonea per i servizi scolastici".

Nel frattempo, "stiamo individuando le aree, piccoli borghi, dove verranno installate case in legno, sul modello di Trentino e Svizzera, idonee a questo territorio: non voglio un quartiere ghetto, ogni comunità dovrà restare nel proprio territorio, perché dobbiamo mantenere e salvaguardare il senso di appartenenza", ha detto ancora Pirozzi che per la ricostruzione ha "chiesto che si segua il modello Valnerina e Friuli Venezia Giulia, cioè ricostruendo il centro storico, con tutto quello che c'era. Questo percorso è stato condiviso dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal governo".

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