Non solo la documentazione cartacea che accerta tutti i controlli di manutenzione e ristrutturazione nell’inchiesta della procura di Verbania che indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose
Non solo la documentazione cartacea che accerta tutti i controlli di manutenzione e ristrutturazione relativi all’impianto della funivia Stresa-Mottarone, nell’inchiesta della procura di Verbania che indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose sono finiti anche tutti i video delle telecamere del sistema di sorveglianza della struttura finita sotto sequestro, anche relativi ai giorni precedenti alla caduta della cabinovia in cui due giorni fa hanno perso la vita 14 persone.
Nelle immagini a bassa definizione si vede anche l’ultima corsa verso l’alto interrotta a pochi metri dalla vetta quando si è spezzato il cavo trainante e la cabinovia ha ‘scarrellato’ verso il basso a velocità crescente dato che il sistema frenante di sicurezza non è entrato in funzione impedendo alla cabina di restare ancorata ai due cavi portanti.
Il malfunzionamento dei freni ha fatto urtare la cabina contro un pilone quindi la cabinovia è precipitata al suolo da circa 20 metri prima di finire la sua corsa diverse decine di metri più a valle contro alcuni tronchi di abete. Ben 9 corpi sono stati sbalzati fuori dall’urto con il sottosuolo, mentre altre cinque persone sono rimaste intrappolate tra le lamiere. Oltre ai video di domenica, la procura ha deciso di sequestrare anche i filmati dei giorni prima per capire se si sia verificata qualche anomalia che possa spiegare l’incidente.