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Vittorio Emanuele di Savoia, omaggio dei cittadini alla camera ardente

Il saluto di La Russa: "Qui per la mia amicizia ultra decennale con Filiberto"

Il feretro di Vittorio Emanuele
Il feretro di Vittorio Emanuele
09 febbraio 2024 | 18.52
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L'omaggio dei cittadini a Vittorio Emanuele di Savoia nella chiesa di Sant’Uberto alla Reggia di Venaria, dove è stata allestita la camera ardente alla vigilia dei funerali in programma domani 10 febbraio a Torino. La bara del principe di Napoli, appoggiata a terra, davanti all’altare, è stata adagiata sopra un tappeto e avvolta da uno stendardo con lo stemma reale. Alla testa un cuscino di rose rosse e bianche su sfondo blu, i colori di casa Savoia. Ai piedi del feretro due composizioni di fiori, anturium e gerbere rosse accompagnate da rose e margherite bianche, una della vedova, Marina Doria, l'altra del figlio, Emanuele Filiberto, della moglie Clotilde e delle principesse Vittoria e Luisa.

In visita il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Al suo arrivo, La Russa ha sostato qualche minuto in raccoglimento davanti al feretro poi l'abbraccio con il principe Emanuele Filiberto. Prima di lasciare la chiesa di Sant’Uberto, il presidente del Senato ha osservato: "Questa mia visita tra il privato e ufficiale è prima di tutto per la mia amicizia ultra decennale con Filiberto e quindi sentivo il dovere di essere vicino a un amico in questo momento".

"Il presidente La Russa è stato uno dei primi a mandarmi un messaggio e so che ci teneva, come mi ha appena detto, per la storia d'Italia e per quello che i Savoia hanno rappresentato", ha detto Emanuele Filiberto. "E' un gesto molto bello del quale lo ringrazio, e come lui i tanti politici ed esponenti del governo che mi hanno mandato i loro messaggi", ha aggiunto.

Intorno all'altare, le corone delle delegazioni di Spagna e Scandinavia degli ordini dinastici della real casa di Savoia, una composizione di fiori bianchi dei reali del Belgio, e numerosi cuscini inviati dai movimenti monarchici di tutta Italia. A più riprese Emanuele Filiberto si è alzato per salutare e stringere le mani delle decine di persone, alcune con la bandiera del Regno d’Italia sulle spalle, che dall’apertura della camera ardente hanno sfilato per rendere omaggio a Vittorio Emanuele.

Con il saluto d’onore delle guardie del Pantheon, nel pomeriggio ha fatto ingresso la vedova di Vittorio Emanuele, Marina Doria. In lacrime, con al fianco il figlio, ha accarezzato la bara e sostato per alcuni minuti davanti al feretro del marito, poi abbracciata dalle nipoti Vittorio e Luisa e dalla nuora Clotilde, si è seduta con il resto della famiglia a lato della salma.

Tra le personalità che già si sono recate in visita l’ex europarlamentare della Lega, Mario Borghezio, che ha ricordato il principe di Napoli come “persona intelligente, preparata, colta e soprattutto molto onesta che ha saputo mantenere un atteggiamento dignitoso anche nei confronti di attacchi che non meritava”.

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