Ingaggiati quattro investigatori privati che hanno acquisito la saliva da una cannuccia per fare il test. Il legale di Flavia Borzone: "Prova che non ha mentito"
"Abbiamo portato la prova che la ragazza non ha mentito". Così all'Adnkronos l'avvocato Sergio Culiersi, uno dei legali di Flavia Borzone e di sua madre Rosalba Colosimo, all'indomani del processo per diffamazione dopo la querela di Tonino Lamborghini, erede della famosa casa automobilistica, in seguito a interviste nelle quali era stato indicato come il padre della ragazza.
Un test del dna attesterebbe infatti il legame di 'sorellanza unilaterale' tra Elettra Lamborghini e Flavia Borzone. Il colpo di scena, come riportato dal 'Corriere di Bologna', è arrivato ieri in tribunale a Bologna, quando le due donne si sono sottoposte alle domande di giudice, accusa e difesa.
Gli avvocati, grazie a quattro investigatori privati che hanno acquisito una cannuccia con la saliva di Elettra, hanno portato in tribunale gli accertamenti eseguiti che, secondo le loro analisi, attesterebbe che le due sono sorelle: "L'udienza è stata rinviata a marzo e il giudice deciderà se andare avanti nelle fasi processuali. Per noi è importante dimostrare che Flavia Borzone non ha voluto offendere Lamborghini, ma ha solo chiesto di essere riconosciuta".
Quanto a Flavia Borzone "ha vissuto per anni senza sapere chi era il papà, ora è in un momento molto delicato", spiega l'avvocato. "Noi abbiamo una grande stima di Lamborghini - sottolinea il legale - ci interessa solo che si chiuda una vicenda penosa sotto il profilo umano. Le mie assistite sono persone perbene e non sono a caccia di pubblicità" e anzi Rosalba Colosimo "è caduta in una trappola mediatica".