Dopo una violenta lite, l'uomo tenta di rianimare la donna e poi chiama carabinieri e 118. La ricostruzione del Procuratore capo all'Adnkronos
Ha confessato l'omicidio della moglie, 39enne arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato. L'uomo, intorno all'una di notte, dopo una violenta lite ha strangolato la donna 31enne a Glorie di Bagnacavallo, una frazione di Lugo di Romagna, nel ravennate. L'accusa nei suoi confronti è stata formalizzata al termine di un interrogatorio durato oltre 4 ore, condotto dalla pm di turno Lucrezia Cirillo e alla presenza dell'avvocato difensore dell'uomo, Francesco Manetti. Il 39enne, secondo quanto ha dichiarato, avrebbe tentato di rianimare la moglie ed è stato lui stesso a chiamare carabinieri e 118. La donna faceva l'impiegata, mentre il marito stava frequentando un corso per entrare nei Vigili del Fuoco. La coppia ha due figlie, 3 e 6 anni, che sono state affidate dai servizi sociali ai nonni.
Intanto arriva la prima ricostruzione del femminicidio. "Il fatto - spiega il procuratore capo Alessandro Mancini all'AdnKronos - è avvenuto poco dopo la mezzanotte, quando il marito, che si era già alzato dal letto diverse volte, in preda a una forte inquietudine, ha aggredito la moglie che era a letto con lui e, con ogni probabilità, gli aveva chiesto spiegazioni" del suo nervosismo.
"L'uomo - prosegue Mancini -, a quel punto, l'ha aggredita, stringendole il collo. E' nata una collutazione tra i due, nel corso della quale il marito ha sbattuto contro uno sgabello, riportando delle ferite alla testa: abbiamo trovato il sangue sul pavimento della camera da letto. La donna, però, nel frattempo era morta. Poi l'uomo ha cercato di rianimarla, senza successo, e, a quel punto, ha chiamato i suoi genitori, i suoceri, il 112 e il 118". L'uomo ha ammesso le sue responsabilità già all'arrivo dei soccorsi e delle forze dell'ordine. Gli uomini del 118 "hanno cercato insistentemente di rianimarla ma senza successo. La tragedia si è consumata così" spiega il procuratore capo. Sul movente sono in corso le indagini della procura.
L'uomo - spiega Mancini - "ha manifestato un certo disagio". Al momento appare "sano di mente, ma faremo tutti gli accertamenti del caso sotto questo profilo: di sicuro doveva esserci qualche tensione tra i due" aggiunge. Dopo la confessione è stato arrestato e – prosegue il procuratore - "chiederemo la convalida del fermo" e "a stretto giro, tra domani e dopodomani, disporremo l'autopsia sul cadavere della donna", Elisa Bravi, 31 anni . La coppia – conferma Mancini "ha due bambine, di 6 e 7 anni" che, al momento del delitto, dormivano in un'altra stanza e "sono state affidate ai nonni materni".