L'allarme dei soccorritori rivolto a chi anche oggi imbocca i sentieri: "Salire è pericoloso"
La tragedia della Marmolada non ferma gli escursionisti: c’è chi ieri ma anche stamattina ha imboccato i sentieri per salire, ma farlo "è pericoloso" dicono i soccorritori, ricordando che esiste l’ordinanza del sindaco di Canazei Giovanni Bernard con cui si indica che la Marmolada "è chiusa". Tutti i punti di accesso alla Marmolada sono chiusi per motivi di sicurezza. E' interdetto anche l’accesso all’area compresa tra Punta Serauta e la Forcella Marmolada, cui sia accede dalla Val Contrin, secondo quanto previsto dalle ordinanze dei tre Comuni di Canazei, San Giovanni di Fassa e Rocca Pietore (Belluno).
Sul posto "sono stati installati cartelli di divieto di accesso e transito". E stato inoltre disposto il presidio di Passo Fedaia da parte di Polizia locale e Corpo forestale del Trentino. Proseguono intanto le operazioni di ricerca, che si svolgono per ora "esclusivamente attraverso l’impiego di droni. La priorità è di garantire l’incolumità degli operatori sul campo". Le condizioni della parte superiore della montagna vengono monitorate dal personale della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, "anche attraverso l’impiego di interferometri e radar doppler, ossia - spiega il Soccorso alpino - speciali apparecchiature di monitoraggio che misurano i movimenti della parete ghiacciata".
"La montagna è chiusa e sarà chiusa per parecchio tempo", afferma Franco Zambelli, esperto vigile del fuoco da domenica impegnato nelle ricerche dei corpi rimasti coinvolti nella valanga di ghiaccio.
"L'emergenza prosegue, forse abbiamo fatto una scelta un po’ drastica, di chiudere tutta la Marmolada, ma ci consente di stare in sicurezza", le parole del sindaco di Canazei Giovanni Bernard. Una decisione presa in accordo con i primi cittadini dei comuni limitrofi "per la sicurezza degli escursionisti, ma anche dei soccorritori che devono lavorare senza intralci".