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Covid Italia, Speranza: "Finalmente curva contagi si piega"

"Guardiamo alle prossime settimane con più fiducia, auspicio è continuare il percorso" verso normalità

Fotogramma /Ipa
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14 febbraio 2022 | 12.36
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Su covid in Italia e contagi, "guardiamo alle prossime settimane con maggiore fiducia e lo facciamo soprattutto perché abbiamo finalmente una percentuale molto alta di persone che" contro il coronavirus "hanno scelto la strada del vaccino come leva fondamentale per affrontare questa stagione così difficile. Dopo molte settimane tutt'altro che semplici, finalmente vediamo anche nel nostro Paese la curva piegarsi". Lo ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto all'inaugurazione dell'Anno accademico 2021-2022 dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

"I dati delle ultime settimane sono incoraggianti - ha confermato - e l'auspicio è che, su questo terreno, i giorni che arriveranno possano essere ancora giorni caratterizzati da un ripristino delle attività a cui tutti vogliamo tornare nel più breve tempo possibile", lungo un percorso che conduca a una nuova normalità.

"A stamattina alle 6" in Italia erano "oltre 132 milioni le dosi di vaccino" anti-Covid "somministrate in 13 mesi e mezzo e questo ci sta portando in una fase diversa. Avviene perché abbiamo un grande Servizio sanitario nazionale, siamo un grande Paese e dobbiamo essere orgogliosi. Quel 91% di persone sopra 12 anni che hanno fatto la prima dose - l'88% ha fatto anche la seconda - e i numeri significativi di persone che hanno fatto il booster, e dovranno crescere ancora, ci mettono finalmente in condizione di poter programmare una fase diversa", i numeri della campagna vaccinale evidenziati dal ministro.

"Ora - ha sottolineato - dovremo insistere su questo terreno e lavorare perché il vaccino arrivi in ogni angolo del mondo".

"Fra le lezioni di questa stagione così difficile c'è quella che nessuno si salva da solo. Nessuno può pensare da solo di salvarsi", e ne "saremo fuori solo quando ogni Paese ne sarà fuori. E così come abbiamo sviluppato un impegno enorme nel nostro Paese e in Europa, dobbiamo lavorare in una sinergia globale internazionale molto solida e determinata, perché questa sfida della vaccinazione globale venga portata in ogni angolo del pianeta. Ancora oggi purtroppo ci sono troppi pezzi del mondo con percentuali residuali" di copertura vaccinale. "Questo è sbagliato sul paino etico e valoriale, ma è anche sbagliato sul piano sanitario, perché può lasciare la possibilità che nuove varianti più sfidanti si presentino al nostro cospetto", il monito sull'importanza di vaccinare il mondo contro Covid lanciato da Speranza.

Tra le lezioni, continua Speranza,, "c'è sicuramente il primato della sanità, il primato del nostro Servizio sanitario nazionale e il primato, io credo, di una relazione positiva tra scienza e politica, di una relazione positiva tra chi deve decidere e la scienza, la conoscenza, l'università, i luoghi della formazione".

"Io penso - ha sottolineato - che la lezione forse più grande di questo tempo così difficile è che dobbiamo investire sempre di più sulle nostre reti della conoscenza, che sono davvero il patrimonio più prezioso che abbiamo, le nostre donne e i nostri uomini". E "in un giorno in cui si avvia un anno accademico", il ministro ha voluto rivolgere "un messaggio di sostegno, di vicinanza agli studenti che decidono di avviare un percorso di studi impegnativo come quello connesso alle materie sanitarie, in modo particolare alla medicina: di voi abbiamo bisogno più che mai".

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