Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi 'eccezionali' (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità) in tutta la Regione, dove si sono registrati 1687 casi e 6 morti nelle ultime 24 ore, a partire da giovedì 22 ottobre. Ok di Speranza. Fontana: "Soluzione migliore". Ats Milano: "Non riusciamo a tracciare tutti contagi". In Italia 9338 nuovi casi e altri 73 morti
Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi 'eccezionali' (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell'intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. E' la proposta che, all'unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell'Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus.
Una proposta che nasce dalla rapida evoluzione della curva epidemiologica e dalla previsione della 'Commissione indicatori' istituita dalla dg Welfare, secondo cui, al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva.
Fontana: "Soluzione migliore"
Inoltre, nella riunione tenutasi oggi, tutte le parti intervenute hanno condiviso l'opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità.
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