Il presidente dell'Istituto superiore di sanità Brusaferro: "3,5 milioni di non vaccinati fra i 30 e i 59 anni"
Contagi Covid in Italia, ricoveri, variante Delta e Omicron: il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, fa il punto nel suo intervento alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di regia.
"La situazione italiana vede un incremento dell'incidenza salita a 155 casi in 7 giorni per 100mila abitanti. Si vede che anche in Europa il colore delle mappe si scurisce", con "più zone e Paesi che cambiano colore con una intensità di circolazione più elevata. Alcuni Paesi hanno curve particolarmente significative", mentre "l'Italia si colloca nella parte dove le curve crescono in maniera più contenuta" evidenzia Brusaferro.
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità spiega che "a livello regionale ci sono alcuni contesti dove la circolazione e l'incremento dei casi sono in aumento, in particolare nel Nord-est".
"Le fasce di età più colpite sono quelle sotto i 20 anni ma anche tra 20 e 30 anni hanno una circolazione più elevata negli ultimi 7 giorni. Nelle fasce 12-19 anni o under 12 c'è crescita dei casi. E sebbene in misura limitata si verifica la necessità di ricovero" afferma Brusaferro.
"In Italia - aggiunge - registriamo una continua crescita dei casi sintomatici e delle ospedalizzazioni".
Quanto alle varianti, "oltre il 99% dei sequenziamenti depositati in ICoGen negli ultimi 14 giorni è riconducibile alla variante Delta. Al momento sono presenti nella piattaforma 7 sequenze riconducibili alla nuova variante Omicron. Tutte queste sequenze sono riconducibili al focolaio riportato in questi giorni in Campania".
Riguardo alle vaccinazioni, "la fascia under 20 ha la copertura vaccinale più bassa. Il 50% degli over 80 ha completato la terza dose e tra 30 e 59 anni però quasi 3,5 milioni di italiani non hanno iniziato il ciclo vaccinale" evidenzia il presidente dell'Istituto superiore di sanità.