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Zona bianca, Brusaferro: "Quasi tutta Italia a metà giugno"

Il presidente dell'Iss: "Curva contagi in Italia tra più basse d'Europa, età media casi sotto i 40 anni come scorsa estate"

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)
04 giugno 2021 | 16.35
LETTURA: 2 minuti

Quasi tutta Italia zona bianca da metà giugno. E' la previsione di Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, che spiega: "Siamo di fronte ad uno scenario di progressiva decrescita dell'infezione. Se questo trend dell'incidenza continua, a metà giugno quasi tutta l'Italia sarà in zona bianca"

"Il quadro dell'Europa è in miglioramento - sottolinea poi - L'Italia è in arancione con una curva in decrescita" dei contagi "tra le più basse d'Europa". "I comuni di molte zone dell'Italia sono di colore 'bianco', questo dimostra una netta decrescita dei casi", ha poi evidenziato aggiungendo: "L'età mediana alla prima diagnosi è in lieve diminuzione sotto i 40 anni, come la scorsa estate. Continua anche la decrescita dell'età media al primo ricovero, nell'ultima settimana 58 anni".

"Tre quarti di chi contrae l'infezione è asintomatico o con pochi sintomi e i casi diminuiscono in tutte le fasce di età, incluse quelle più giovani", fa sapere ancora nella conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio regionale sull'epidemia di Covid-19.

Over 60

Negli over 60 "al crescere della percentuale di copertura vaccinale decresce il numero dei nuovi casi, così come decresce l'ospedalizzazione, il ricovero in terapia intensiva e tende a decrescere anche il tasso di mortalità". Brusaferro ha presentato un focus proprio sui 60enni rispetto alla vaccinazione. La scorsa settimana l'analisi aveva riguardato gli 80enni.

Varianti

"Sappiamo le varianti che circolano. In particolare, la variante inglese è ormai la variante che fa da sottofondo, è quella che più circola. Sappiamo però che ci sono altre varianti presenti, che possono avere una maggiore trasmissibilità e/o possono eludere parzialmente la risposta immunitaria. Tutto questo ovviamente richiede grande attenzione, grande cautela e anche grande prontezza nel tracciamento, nell'identificazione e nel sequenziamento", ha sottolineato Brusaferro.

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